Pietro Aretino: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*''Aveva la Martuzza un giorno tolta | la medicina, e [[stitichezza|non potea cacare]]; | ond'ella avea dolor e pena molta | e quasi tutta si sentia crepare. | Talchè temendo di restar sepolta, | un grosso cazzo in cul si fe' cacciare: | guarì, ma nel guarir gustò sapore. | È tenuta di dirlo al confessore?'' ([[s:Dubbj amorosi/Dubbio II|dubbio II]])
*''La Doralice a un medico promese | dargli una chiavatura a tutto pasto, | se guarito le avesse il [[sifilide|mal Francese]], | che 'l fegato e 'l polmon le aveva guasto; | quel fè tutta la cura a proprie spese: | ma alfin lei si morì fra quel contrasto. | Tenetur nè la figlia, come erede, | dargli la chiavatura ch'egli chiede?'' ([[s:Dubbj amorosi/Dubbio IV|dubbio IV]])
*''Era gravida Monna Berniciglia, | e vide un cazzo dalla sua finestra | colla testa si grossa, che somiglia | ad un grosso bolzon d'una balestra; | lei, che voglia n'avea lo prese a briglia; | tutta giojosa colla sua man destra, | e se lo [[fellatio|pose in bocca]] con gran furia. | Peccò costei di gola o di lussuria?'' ([[s:Dubbj amorosi/Dubbio XIII|dubbio XIII]])
 
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che il mal'anno e il mal tempo Dio gli dia!</poem>
 
==[[Incipit]] di ''Il Genesi''==
Prima che fosse il cielo e innanzi che fosse il mondo, il Fattore del mondo e del cielo stava raccolto in se stesso (..); e le idee, da le quali la natura toglie l'esempio de le cose, erano guardate dal secreto di lui.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993. È in parte una parafrasi e in parte un libero rifacimento, in gonfio stile cinquecentesco, del primo libro della Bibbia. Fu ristampato nel 1628 col titolo ''Lo specchio delle opere di Dio''.</ref>