Antonio Ingroia: differenze tra le versioni

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*Siamo stati spogliati, come popolo, della sovranità monetaria, ma non soltanto della sovranità monetaria. Noi siamo stati spogliati della sovranità finanziaria, della sovranità politica. Siamo sudditi, non siamo sovrani nel nostro paese. [...] E questa spoliazione di sovranità non è una casualità. È dentro un disegno, che non è soltanto italiano [...]. Io penso che sia una battaglia di retroguardia dire che noi vogliamo un'altra Europa, costruiremo un'altra Europa: dentro queste istituzioni e dentro questo Europa un'altra Europa è impossibile. Noi questa Europa, per come è oggi, per come è costruita, per quel primato della finanza sulla politica, la dobbiamo abbattere. [...] Noi dobbiamo recedere dai trattai europei.<ref>Da un intervento nell'assemblea ''Attuare la Costituzione'', Napoli, 30 settembre 2017. Video disponibile su ''[https://www.youtube.com/watch?v=ko2oqHxzqj8 Youtube.com]''.</ref>
 
{{intestazione|IntervistaDall'intervista di Antonio Massari, ''[http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/080321/hj5et.tif "I poteri occulti premono sui magistrati"]'', ''La Stampa'', 21 marzo 2008, p. 11}}
*Definirei il caso [[Luigi de Magistris|De Magistris]] come una vicenda emblematica di quel che accade quando un magistrato si ritrova, isolato e sovraesposto, a gestire un'indagine estremamente complessa e delicata su un grumo di intrecci, di interessi leciti e illeciti, riferibili a soggetti e ambienti diversificati, sul crinale dove s'incontrano i versanti criminali con i versanti politici e istituzionali. Come spesso accade nei territori dove operano sistemi criminali integrati. E mi riferisco, ovviamente, ai sistemi criminali riferibili alla [[mafia]] in Sicilia e alla 'ndrangheta in Calabria.
*Il connubio tra poteri occulti e mafia è il famoso "gioco grande" sul quale stava lavorando [[Giovanni Falcone]]. E sul quale probabilmente è morto: e i veri mandanti della strage di Capaci, in fondo, non sono mai stati trovati.
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*{{NDR|Sull'avocazione dell'inchiesta ''Why Not''}} De Magistris la definisce illegittima, io la definisco impensabile. [...] La mia sensazione è che noi ci siamo trovati in una situazione in cui l'autonomia e l'indipendenza, interna ed esterna, è arrivata a un punto di rottura. Davvero siamo in un momento di crisi dello Stato di diritto.
 
{{intestazione|IntervistaDall'intervista di Natalia Lombardo, ''[http://www.unita.it/news/italia/94148/ingroia_la_morte_breve_di_molti_processi "La morte breve di molti processi"]'', ''l'Unità'', 25 gennaio 2010}}
*Da tempo la [[Costituzione]] è sotto attacco in alcuni snodi fondamentali. L'autonomia e l'indipendenza della [[magistratura]] è da anni sotto assedio costante, e lo è il principio di uguaglianza. L'articolo 3 della Costituzione, anche per merito di una magistratura dalla schiena dritta, non è rimasto un principio astratto. Tutti i più recenti disegni di legge, invece, puntano a creare una [[giustizia]] a due velocità: efficiente e dura con i deboli, morbida e fiacca con i potenti. Una giustizia che assicura impunità ai potenti.
*{{NDR|La legge sul cosiddetto "processo breve"}} Dovrebbe definirsi: legge della morte breve dei processi. È giusto assicurare tempi rapidi, ma qui c'è un processo che rimane lungo e si fissa solo un termine massimo che non potrà mai essere rispettato. Occorre una riforma della giustizia che accorci i tempi, ma che dia alla magistratura strumenti umani, operativi e fondi. Ci sono carenze del 30 per cento nelle procure di Palermo e Catania, tagli dei fondi per lo straordinario del personale, delle cancellerie. Le udienze si tengono solo la mattina. A tutta macchina i tempi sarebbero dimezzati.