Mafia: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Parlando de ''[[Leonardo Sciascia#Il giorno della civetta|Il giorno della civetta]]''}} È uno di quei libri che non avrei voluto fossero mai stati scritti. Ho una mia personale teoria. Non si può fare di un mafioso un protagonista, perché diventa eroe e viene nobilitato dalla scrittura. Don Mariano Arena, il capomafia del Giorno della civetta, giganteggia. Quella sua classificazione degli uomini – omini, sott'omini, ominicchi, piglia 'n culo e quaquaraquà – la condividiamo tutti. Quindi finisce con l'essere indirettamente una sorta di illustrazione positiva del mafioso e ci fa dimenticare che è il mandante di omicidi e fatti di sangue. Questi sono i pericoli che si corrono quando si scrive di mafia. La letteratura migliore per parlare di mafia sono i verbali dei poliziotti e le sentenze dei giudici. ([[Andrea Camilleri]])
*Gli attacchi alla [[magistratura]] sono molto dannosi e favoriscono la mafia. ([[David Lane]])
*Ho scoperto la pericolosità di una mafia ecclesiastica non meno potente, insidiosa e nefasta della mafia che il sistema giudiziario in Italia è impegnato a contrastare. ([[Francesco Miccichè (vescovo)]])
*Il tallone d'Achille della mafia è il culo. E di essere presa per il culo, dove Pif, la prende, non vuole saperne punto. La mafia, specie se sotto i riflettori della denuncia, cresce in mitologia. La mafia, poi, nutrita d'antimafia giganteggia per negazione restituendo a certi professionisti l'agio sociale di un'invincibilità etica che riduce tutto a protocollo. ([[Pietrangelo Buttafuoco]])
*Il [[terrorismo]] passa. La mafia resta. ([[Giancarlo De Cataldo]])