Franco Battiato: differenze tra le versioni

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*''Fu nefasta e temibile l'età del tempo, | di profonda ed irrimediabile umidità, | quando ancora non si distingueva l'[[alba | aurora]] dal [[tramonto]].'' (da ''Sarcofagia'', n. 8)
*''Come può la vista sopportare l'uccisione di esseri, | che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non [[vegetarianismo|ripugna il gusto]], berne gli umori e il [[sangue]]?''<ref>Cfr. [[Plutarco]]: «Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni, come ha fatto il senso di contaminazione a non dissuadere il palato, a contatto con le piaghe di altri esseri, nel ricevere i succhi e il sangue putrefatto di ferite mortali?».</ref> | ''Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche.''<ref>Cfr. ''[[Odissea]]'': «''Fremevano le pelli, muggivano sugli spiedi le carni | cotte e crude: s'udiva una voce come di vacche''».</ref> | ''Non è mostruoso desiderare di cibarsi, | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e [[cannibalismo]].'' (da ''Sarcofagia'', n. 8)
*''Accanto a un platano ingiallito | ti giurai [[amore]] per l'eternità, | mi risvegliavi un'[[innocenza]] preadamitica, e un'immobilità. | Ma l'uomo non è [[pietra]] di [[tungsteno]], | e cambia spesso [[proprietà]], | uccide sempre a [[tradimento]] con [[veleno]] | di [[invidia]] e d'[[infedele | infedeltà]].'' (da ''Scherzo in Minore'', n. 9)
*''Il [[Canto]] è [[Potere]]. | Si bagna come un prato, | si arrampica sugli [[alberi]], | fa muovere il giroscopio, | spezza ogni [[inganno]], | ha la [[forza]] di undici [[aquile]], | fa smuovere il [[cuore]] al [[faraone]].'' (da ''Il Potere del Canto'', n. 10)