Commedia dell'arte: differenze tra le versioni

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*I comici studiano e si muniscono la memoria di una gran farragine di cose, sentenze, concetti, discorsi d' amore, deliri, disperazioni, per averli pronti all' occasione. Ed i loro studi sono conformi al costume dei personaggi che loro rappresentano. ([[Niccolò Barbieri]], celebre attore del XVII secolo)
 
*Le facezie ridicole consistono negli spropositi, o deformità della natura, nei volti contraffatti, caricature di naso, fronti aguzze, calvizie, orecchie lunghe, storpi di gambe, i quali difetti, contraffacendosi con maschere e con abilità, tanto sono compatibili e commiserabili nel vero, tanto sono ridicoli nella finzione. Ridicolissimo sarà uno Zanni con occhi piccini, volto nero e ciglia irsute, buffo in tutte le posture; così come un Pulcinella tutto un pezzo, sgarbato di persona e sciocco in tutti i gesti. ([[AngeloAndrea Perrucci]], ''Dell'arte rappresentativa premeditata e all'improvviso'', 1699)
 
*Il soggetto non è altro che la tessitura delle scene sopra un argomento formato, dove in compendio si accenna un'azione che deve dirsi e farsi dal Recitante all' improvviso, distinguendosi per atti e scene. (AngeloAndrea Perrucci, ''Dell'arte rappresentativa premeditata e all'improvviso'', 1699)
 
*Lo spirito delle maschere alita ancora sui palcoscenici. Anche quando nessuno ci pensa e gli attori stessi ritengono di esserne le mille miglia lontani, dietro di essi, come ombre fatali, si muovono le maschere. ([[Eligio Possenti]], 1954)