Toscana: differenze tra le versioni

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*Guardate come un toscano cammina. Cammina a testa ritta, col petto in fuori e le mele strette. Tira diritto guardando fisso davanti a sé, con quel risolino sulle labbra che par dipinto, tanto par vero. Si direbbe che non guarda e non vede: come uomo che sta ai fatti suoi, e di quelli degli altri non si impiccia. Eppure, così camminando a testa ritta, gli occhi fissi davanti a sé, guarda e vede tutto, né mai gli càpita che guardi senza vedere, perché il toscano vede anche senza guardare. Non sorride per grata, amabile disposizione dell’animo, né per orgogliosa compassione: ma per malizia, e dirò, anzi, per spregio.
*Dal modo di guardare dei toscani, si direbbe che non sono mai testimoni soltanto: ma giudici. Ti guardano non per guardarti, come fanno gli altri italiani, ma per giudicarti: e quanto pesi, quanto costi, e che vali, e che pensi, e che vuoi. E tale è il loro modo di guardarti, che a un certo punto ti accorgi che vali ben poco, o niente. Da questo, e non da altro, nascono l’inquietudine e il sospetto che in tutti i popoli, italiani e stranieri, suscita la sola vista di un toscano
*I Toscani se ne vanno nell' altro mondo l' Aldilà, come se andassero di là, in un'altra stanza.
 
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