Paolo Giordano: differenze tra le versioni

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*Tutto l'affetto dei genitori si risolve in piccole premure, nelle stesse preoccupazioni che i suoi elencavano al telefono ogni mercoledì: il mangiare, il caldo e il freddo, la stanchezza, a volte i soldi. Tutto il resto giaceva come sommerso a profondità irranggiungibili, in una massa cementificata di discorsi mai affrontati, di scuse da fare e da ricevere e di ricordi da correggere, che sarebbero rimasti tali.
*Vagava per l'appartamento silenzioso come il fantasma di se stessa, inseguendo senza fretta la propria lucidità. Sto impazzendo, pensava alle volte. Ma non le dispiaceva. Anzi, le veniva da sorridere, perché finalmente stava scegliendo lei.
* Mattia lo sapeva. Sapeva tutto quanto, ma non riusciva a muoversi da dov'era. Come se, abbandonandosi al richiamo di Alice, potesse ritrovarsi in trappola, annegarci dentro e perdersi per sempre. Era rimasto impassibile e in silenzio, ad aspettare che fosse troppo tardi.
*Aveva imparato a rispettare il baratro che lui aveva scavato tutto intorno a sé... anni prima aveva provato a saltarlo quel baratro e ci era cascata dentro... Ora si accontentava di sedersi sul ciglio con le gambe a penzoloni nel vuoto. La voce di Mattia non smuoveva più nulla nel suo stomaco, ma l'idea di lui era presente e lo sarebbe stata sempre, come l'unico vero termine di paragone per tutto quello che era venuto dopo.
* Due passi e la nebbia se lo inghiottì.
*Nel frattempo si chiedeva perché certe cose stanno a galla e certe altre invece no.
* Quegli sguardi spietati e accattivanti, che potevano decidere se distruggerti o graziarti con una sola, impercettibile flessione delle sopracciglia.
* Sapeva che tutta la violenza è racchiusa nella precisione di un dettaglio.
* Mattia lo faceva apposta a essere così silenzioso in ogni suo movimento. Sapeva che il disordine del mondo non può che aumentare, che il rumore di fondo crescerà fino a coprire ogni segnale coerente, ma era convinto che misurando attentamente ogni suo gesto avrebbe avuto meno colpa di questo lento disfacimento.
*Il peso delle conseguenze si faceva addirittura insopportabile e i suoi pensieri prendevano a girare sempre più veloci, in cerchi ancora più stretti.
*Perchè l'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da li evapora in fretta.
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*Vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.
*Non aveva scelto lui tra tanti. La verità è che non aveva pensato a nessun altro.
*Sentirsi speciali è la peggiore delle gabbie che uno possa costruirsi.
 
==Bibliografia==
{{NDR|*Paolo Giordano, ''La solitudine dei numeri primi'', Mondadori, 2008.}}
 
==Altri progetti==
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