Emily Dickinson: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m +ancora
Riga 395:
*Era sempre vestita di bianco, minuta come uno scricciolo, apparentemente asessuata. Lei, Emily Dickinson, la poetessa, oltre duemila composizioni, in una vita da reclusa, ad Artiherst, poche case fra i gelsomini selvatici, nel New England. Una vita da reclusa fra torte e pane al forno, poche visite ed amicizie, tante lettere. Una «single» ante litteram che sublimava nei versi ardori e desiderio d'infinito, una comunione cosmica, una dedizione totale all'inesprimibile. Una vita così, all'apparenza, priva di mistero che inevitabilmente non può che nascondere misteri: autoerotismo, omosessualità, ménage à trois. Il tutto celato in quell'aurea vittoriana di perbenismo, anoressia sessuale. ([[Nico Orengo]])
*In realtà la Dickinson viveva una vita spericolatamente intellettuale, un progetto di immortalità per la sua immagine e la sua opera. E per seguire questo progetto crudelmente filtrava la vita reale, muovendola in giochi complicati, avvolgenti, senza escludere alcun rapporto con gli altri. Così è sempre più «cult», lo è come poetessa di versi anche criptici ma venati di una ansia mistica. Lo è come figura enigmatica, tra angelo e vampiro. Lo è come immagine di qualcuno che forse non è mai esistito se non come nome che è diventato sinonimo di «poesia». ([[Nico Orengo]])
*La Dickinson è una poetessa dura, aspra, essenziale. Fatta di pietra e di quarzo. Non si fa illusioni. Non ne autorizza. Non crede nel paradiso in terra, non le piace ("I don't like Paradise"). ([[Beniamino Placido]])
*La Dickinson per me è un'amica. Sarà folle, ma così io la sento. Mi appassiona la sua violenta delicatezza e l'amore che ha per le parole, e che anche io ho – qualsiasi parola può diventare un diamante oppure una spada, avere una potenza che si può centuplicare. Ho sempre desiderato così tanto conoscere Emily, che mentre scrivevo ho immaginato accadesse davvero, e così la sua voce è entrata nel libro {{NDR|''Lulù Delacroix''}}. Per Lulù è una presenza fondamentale perché le sta vicino, non la fa sentire sola, le fa capire che non sta sbagliando, le regala verità sconosciute. ([[Isabella Santacroce]])
*Ok. Non mi arrenderò. La solitudine non ha mai ucciso nessuno. Emily Dickinson ha vissuto da sola e ha scritto alcune delle più belle poesie che il mondo abbia mai conosciuto! ...e poi le andò completamente di volta il cervello. (''[[I Simpson (ottava stagione)|I Simpson]]'')
*Quanto al «come» tradurla, risultando ovviamente impossibile riprodurre l'effetto di (finta?) ingenuità, di (finta?) facilità, di (finta?) orecchiabilità caratteristico di molti componimenti, rimane soltanto la scelta fra una concisione che renda qualcosa della scarna e misteriosa incisività dell'originale, e una relativa verbosità che, ovviamente scegliendo fra i significati possibili, si preoccupi piuttosto che di tradurre, di spiegare, rimandando all'originale stampato a fronte. ([[Masolino D'Amico]])