Nico Orengo: differenze tra le versioni

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*In realtà la Dickinson viveva una vita spericolatamente intellettuale, un progetto di immortalità per la sua immagine e la sua opera. E per seguire questo progetto crudelmente filtrava la vita reale, muovendola in giochi complicati, avvolgenti, senza escludere alcun rapporto con gli altri. Così è sempre più «cult», lo è come poetessa di versi anche criptici ma venati di una ansia mistica. Lo è come figura enigmatica, tra angelo e vampiro. Lo è come immagine di qualcuno che forse non è mai esistito se non come nome che è diventato sinonimo di «poesia».<ref name=dickinson/>
*{{NDR|Il [[monte Musinè]]}} È da sempre montagna di misteri, isolata, solitaria, niente affatto regale come il Monviso, ma piuttosto tetra, spoglia, vulcanicamente magmatica. Alone di sacro. È la montagna dove a Costantino apparve, luminosa, la scritta «In Hoc Signo Vinces», che lo convinse a convertirsi al cristianesimo. Montagna dove l'alone di sacro viene continuamente minacciato da culti intrisi di paganesimo, memorie lontane di riti celtici che hanno lasciato ermetiche e protette testimonianze, fra coppelle e sculture.<ref>Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0246_01_2005_0311_0004_1887309/ La montagna incantata sotto il Musinè]'', ''La Stampa'', 16 novembre 2005, p. 4.</ref>
 
==Note==
<references />
 
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