Gatto: differenze tra le versioni

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*Si dice che a Ulthar, oltre il fiume Skai, non si possono uccidere i gatti, e mentre guardo la bestiola accoccolata a far le fusa davanti al caminetto, non ho nessun motivo per dubitarne. Enigmatico, il gatto è affine a quelle strane cose che l'uomo non può vedere. È lo spirito dell'antico Egitto, depositario dei racconti a noi giunti dalle città dimenticate delle terre di Meroe e Ophir. È parente dei signori della giungla, erede dell'Africa oscura e feroce. La [[Sfinge]] è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato. ([[Howard Phillips Lovecraft]])
*Si dice che i gatti possano invocare una maledizione per sette generazioni: sono tenaci, quando si tratta di vendicare un torto subito. (''[[Inuyasha]]'')
*''Siamo gatti, | siamo noi. | Siamo gatti, | beati noi.'' (''[La gabbianella e il gatto]]'')
*So fare compagnia, senza strafare. Sono lì, respiro, faccio le fusa, vi sento vivere, vivo meglio perché ci siete. E quando sono stufo oppure ho i nervi scoperti, me ne vado fuori dai piedi, non faccio storie. Facciamoci compagnia, caro uomo. Come tanti gatti l'hanno fatta, da sempre, a tanti bambini, e anche a tanti santi. Penso a [[Chiara d'Assisi]], alla sua gattina, unica sua compagnia per lunghi anni accanto a lei fulminata dall'artrosi. Ma penso soprattutto che santo o lazzarone, io il mio padrone o lo amo com'è o non lo amo affatto. E sogno che venga il giorno in cui il nostro rapporto non dipenda più dalla fame di cibo o di affetto, cioè dalla necessità, ma solo da una libera scelta d'amicizia. ([[Nazareno Fabbretti]])
*Solo ora apprezzo quanto questi gatti ridicoli e superflui che attraversano la nostra esistenza con la flemma e l'indifferenza degli imbecilli siano depositari dei bei momenti di gioia e della loro trama felice, anche sotto il cielo dell'infelicità. ([[Muriel Barbery]])