Interazione gravitazionale: differenze tra le versioni

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Creata pagina con "{{voce tematica}} Citazioni sull''''interazione gravitazionale''' o '''gravità'''. *''Cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose,..."
 
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*Non possiamo sempre combattere la natura, John. Non possiamo combattere i cambiamenti. Non possiamo combattere la gravità. Non possiamo combattere niente. ([[Red Dead Redemption]])
*Orbene, è proprio quello che Galileo non fa. E non può fare, perché egli – per esprimerci in termini moderni – confonde la gravità con la massa. Ed è per questo che la gravità, per lui, non è una «forza» che ''agisce'' sul corpo, ma è qualcosa di cui il corpo è «dotato», qualcosa che appartiene al corpo stesso. In tal modo essa non subisce nessuna variazione né nel tempo, né nello spazio. Galileo può ben – seguendo Archimede – astrarre, o far astrazione, della realtà e trascurare la direzione reale che prende la gravità sulla terra (cosa che, d'altra parte, gli rimprovereranno, unanimemente, Simplicio e Sagredo); può, per giustificare questo procedimento presentarci il suo mondo archimedei come una prima approssimazione (nella qual cosa ha ragione, e anche doppiamente ragione: la legge archimedea della caduta è un'approssimazione della legge reale, più complessa; e il mondo archimedeo è, partendo dal mondo geometrico, una prima approssimazione del mondo fisico), ma non può spingere l'«astrazione» oltre, e ciò perché la gravità, come abbiamo visto tante e tante volte, è una proprietà costitutiva del corpo fisico. ([[Alexandre Koyré]])
*Vi garantisco che ci siamo già privati di molta della nostra dignità umana, ma siamo ancora preda delle debolezze umane, fra cui c'è anche... la gravità! (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|''Ai confini della realtà]]'' (serie televisiva 1959), terza stagione]])
*Voi errate, signor Simplicio; voi dovevi dire che ciaschedun sa ch'ella si chiama gravità. Ma io, non vi domando del nome, ma dell'essenza della cosa: della quale essenza voi non sapete punto piú di quello che voi sappiate dell'essenza del movente le stelle in giro, eccetuatone il nome, che a questa è stato posto e fatto familiare e domestico per la frequente esperienza che mille volte il giorno ne veggiamo; ma non è che realmente noi intendiamo piú, che principio o che virtú sia quella che muove la pietra in giú, di quel che noi sappiamo chi la muova in su, separata dal proiciente, o chi muova la Luna in giro, eccettoché (come ho detto) il nome, che piú singulare e proprio gli abbiamo assegnato di ''gravità'', doveché a quello con termine piú generico assegnano ''virtú impressa'', a quello diamo ''intelligenza'', o ''assistente'', o ''informante'', ed a infiniti altri moti diamo loro per cagione la ''natura''. ([[Galileo Galilei]])