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*I "salvati" del Lager non erano i migliori, i predestinati al bene, i latori di un messaggio: quanto io avevo visto e vissuto dimostrava l'esatto contrario. Sopravvivevano di preferenza i peggiori, gli egoisti, i violenti, gli insensibili, i collaboratori della "zona grigia", le spie. Non era una regola certa (non c'erano, né ci sono nelle cose umane, regole certe), ma era pure una regola. Mi sentivo sì innocente, ma intruppato tra i salvati, e perciò alla ricerca permanente di una giustificazione, davanti agli occhi miei e degli altri. Sopravvivevano i peggiori, cioè i più adatti; i migliori sono morti tutti. ([[Primo Levi]])
*Se avessi conosciuto gli orrori dei campi di concentramento tedeschi non avrei potuto fare ''[[Il grande dittatore|Il dittatore]]''; non avrei certo potuto prendermi gioco della follia omicida dei nazisti. ([[Charlie Chaplin]])
*Tutte le Dachau devono rimanere in piedi. [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], [[Campo di concentramento di Bergen-Belsen|Belsen]], [[Campo di concentramento di Buchenwald|Buchenwald]], [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]... tutte devono rimanere in piedi a testimonianza di quando alcuni uomini cercarono di trasformare la terra in un cimitero. Qui volevano seppellire la ragione, la logica, l'intelligenza, la coscienza. Nel preciso istante in cui dimenticheremo, in cui non saremo più perseguitati da questo spettro diventeremo dei becchini. Su tutto questo dobbiamo soffermarci con il ricordo. Non solo ai confini della realtà, ma ovunque il piede dell'uomo calpesti il suolo di Dio. (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)|''Ai confini della realtà]]'' (serie televisiva 1959), terza stagione]])
 
===[[Herta Müller]]===