Associazione Calcio Milan: differenze tra le versioni

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*Il Milan per me è stato tanto: giocatore, dirigente, allenatore. A un certo punto dei 13 anni rossoneri ho pensato che il Milan fosse la mia eternità. Invece ho chiuso. Quest'anno {{NDR|2010}} mi servirà per cambiare pelle, per vedere le cose con occhi neutri. Non da milanista. ([[Leonardo Nascimento de Araújo|Leonardo]])
*A 16 anni facevo il panettiere, aiutavo la famiglia. Dividevo la giornata tra lavoro e allenamenti. Iniziavo alle 6.30 al lavoro, poi alle 12.30 andavo a Monza ad allenarmi. Ho fatto la gavetta e poi mi sono ritrovato in questo ambiente stupendo. Dopo 20 anni il Milan è la mia seconda famiglia e guai a chi mi tocca i colori rossoneri. Io devo tutto al Milan e sono contento dei sacrifici che ho fatto perché sono stati ripagati. Bisogna avere obiettivi nella vita, ma solo con sacrificio, rispetto ed educazione gli obiettivi si raggiungono. ([[Christian Abbiati]])
*Sono arrivato a Milano due anni fa e ora gioco titolare nella squadra per la quale ho sempre tifato da bambino. Non penso ai soldi, non ho nemmeno l'età per comprarmi la macchina. Mio padre è falegname, mia madre è casalinga. Io vivo in convitto a Milano, la mattina se non c'è allenamento vado a scuola, perché per i miei genitori è importante che mi diplomi. La tranquillità è la mia forza, nella vita come nei momenti duri di una partita. I paragoni con Buffon? Io penso solo a lavorare giorno per giorno e a godermi questo splendido momento. Oggi rifiuterei anche il Barcellona perché sono già nella squadra dei miei sogni. ([[Gianluigi Donnarumma]])
*Il Milan risolve le sue cose all'interno della società, non attraverso i mezzi di comunicazione. ([[Adriano Galliani]])
*{{NDR|Nel 2012}} Il Milan si è trasformato, da squadra magica, in una squadra assolutamente normale. E sa perché? Perché – a differenza di tanti grandi club europei con un passato simile, tipo Real, Barcellona e Bayern, dove chi ha scritto la storia della squadra è andato a lavorare lì per trasmettere ai giovani quello che aveva imparato – nel Milan la società stessa ha smesso di trasmettere quel messaggio, al di là degli investimenti. All'interno del Milan attuale non c'è nessuno, tra quelli che ne hanno fatto la storia, ad avere un ruolo non marginale. ([[Paolo Maldini]])