Federico De Roberto: differenze tra le versioni

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Il tramonto d'una scura giornata di novembre, col cielo coperto di tediose caligini fra le quali l'ultima luce filtrava livida e triste; l'agonia del giorno e dell'anno, un senso di freddo in tutte le cose, nella campagna silenziosa e deserta, negli alberi dai rami sfrondati, nel mare d'un grigio metallico flagellato dal vento, nel cuore degli uomini che avevano visto cadere ad una ad una tutte le loro illusioni...<br>
– Pensate voi – diceva Ludwig –, alle primavere future?… Quante anime nuove esulteranno! Quante speranze fioriranno nelle vergini fantasie? Quante mai vite si schiuderanno ai sorrisi del sole!
 
===''La paura''===
Nell'orrore della guerra l'orrore della natura: la desolazione della Valgrebbana, le ferree scaglie del Montemolon, le cuti delle due Grise, la forca del Palalto e del Palbasso, i precipizii della Fòlpola: un paese fantastico, uno scenario da Sabba romantico, la porta dell'Inferno (Da: ''Romanzi, novelle e saggi'', Collezione I Meridiani giugno 1998, p. 1155)
 
===''Processi verbali''===
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*Federico De Roberto, ''[http://www.liberliber.it/libri/d/de_roberto/index.htm La morte dell'amore]'', Milano, editore Maia, 1928.
*Federico De Roberto, ''[http://www.liberliber.it/libri/d/de_roberto/index.htm Processi verbali]'', Palermo, Sellerio Editore, 1990.
*Federico De Roberto,''Romanzi, novelle e saggi''; a cura di Carlo A. Madrignani, Collezione I Meridiani, IV edizione, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1998, ISBN 88-04-21998-2
 
 
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