I sequestrati di Altona: differenze tra le versioni

film del 1962 diretto da Vittorio De Sica
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I sequestrati di Altona

Titolo originale

I sequestrati di Altona

Lingua originale italiano
Paese Italia, Francia
Anno 1962
Genere drammatico
Regia Vittorio De Sica
Soggetto Jean-Paul Sartre
Sceneggiatura Cesare Zavattini, Abby Mann
Produttore Carlo Ponti, Titanus
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note


I sequestrati di Altona, film del 1962, regia di Vittorio De Sica.

Frasi

  • Non voglio fare il giro delle cattedrali distrutte e delle fabbriche incendiate. Non visiterò le famiglie ammassate in cantina. Non camminerò tra gli invalidi, i traditori, gli schiavi e le prostitute. (Franz)
  • Mi dissero bugie durante i primi tredici anni della mia vita. Ma non ammetto più che mi si menta. Quando penso alle facce della gente che applaudiva Hitler e le sue pazzie, quando penso a quegl'uomini trasformati in bestie e scatenate come bestie nel mondo, allora io mi attacco al mio lavoro, perchè il teatro è un mondo autonomo e morale, morale. (Johanna)

Dialoghi

  • Johanna: Anche lei è vittima di una colpa del nostro paese: mancanza d'immaginazione per le sofferenze altrui.
  • Albrecht von Gerlach: Mi permetto il lusso di immaginare sofferenze quando posso fare qualcosa per guarirle?
  • Johanna: Franz ha immaginazione. E' convinto che la Germania sia distrutta, mentre ora è il paese più ricco dell'Europa.
  • Albrecht von Gerlach: A volte si ha bisogno di credere il falso, se questo può aiutarti a vivere.
  • Johanna: A volte penso che lei, e anche la Germania, vorreste seppellire la verità assieme a Franz e alle sue bottiglie di champagne.
  • Albrecht von Gerlach: Tu ami tanto la verità, eh? E' una bomb che può scoppiarci in mano in qualsiasi momento.
  • Johanna: Meglio che scoppi, allora.

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