William Saroyan: differenze tra le versioni

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*Posso amare un onesto idiota, ma non posso amare un genio disonesto. (''Me stesso sulla terra''; 1998, p. 41)
*[...] un uomo non comincia a vivere se non comincia a morire. (''Il mondo e il teatro''; 1998, p. 107)
*Io non so per quale ragione quel meraviglioso desiderio e altri del genere si manifestano pur sempre in una vita nuova, mentre l'esperienza ha dimostrato da un pezzo la futilità loro e il loro pericolo, ma è certo che continuano a manifestarsi per una ragione o un'altra, e ho quasi idea che siano universali, ed eterni, inevitabili di ogni vita che si forma, poi lentamente o rapidamente messi via, secondo i casi, in quanto non ad altro conducono che a dolore, dolore, o alla morte, e mai alla grandezza che pur svegliano dentro e che chiedono, vogliono, forse perché, nella natura delle cose, noi siamo, dopotutto, piccoli e deboli, e troppo facilmente ci adattiamo alla terra, accettiamo le limitazioni della [[mortalità]]. (''Al calar del sole''; 1998, pp. 162-163)
*La cosa più importante in una ragazza è l'odore che fa. (''Avviso a chi vuol lavorare nelle pompe funebri''; 1998, p. 203)
*Se un uomo grande e grosso vi dice qualche impertinenza e voi sapete di non poterlo stendere a terra con un solo colpo, bene, rispondetegli civilmente e in nove casi su dieci quello se ne andrà per i fatti suoi e lascerà voi ai vostri.<br />Ricordatevelo sempre.<br />Ma non sempre, si capisce, il trucco funziona. Ogni regola ha le sue eccezioni.<br />Pat Hogan, il telegrafista, fu un'eccezione. (''Avviso a chi vuol lavorare nelle pompe funebri''; 1998, p. 206)