Vinicio Capossela: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Vinicio Capossela==
*Bevo solo quando lavoro. (a [[Dario Vergassola]], visibile su ''[https://www.youtube.com/watch?v=5atJDWFSQzo in una puntata di "Parla con me"], Rai 3, 2 gennaio 2010)
*La bellezza di questa isola è data dal fatto che convivono insieme tante Sicilie: da quella dell'entroterra diversa dalla Sicilia orientale, alla Sicilia bagnata dal Tirreno. La [[Sicilia]] si porta nel cuore, perché si porta nel sangue. Nel sangue abbiamo la Sicilia, la Magna Grecia, il mediterraneo ancestrale. Da sempre il mio motto è "il massimo del risultato col massimo dello sforzo", dunque non posso non amare il barocco e la cassata, che è come mangiarsi una cattedrale.<ref name=sici>Citato in Giorgio Caruso ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/11/amore-di-vinicio-per-la-divina.html L'amore di Vinicio per la divina Scicli. Mi ha folgorato]'', ''Repubblica.it'', 11 agosto 2013.</ref>
*La letteratura è proprio la parte che l'uomo sublima da sé, fa questa combustione e il gas che rimane nell'aria è la letteratura. Noi lo aspiriamo e ci mondiamo della parte più pesante di noi, trasportati dalla leggerezza della letturatura, che, dunque, è il nostro accesso alla portabilità dell'anima.<ref>Citato in ''[http://www.ragusanews.com/articolo/33581/vinicio-capossela-quando-hemingway-incontra-il-gioia-di-scicli Vinicio Capossela: Quando Hamingway incontra il Gioia di Scicli]'', ''Ragusanews.com'', 16 agosto 2013.</ref>
*Le cose che, veramente secondo me, hanno un peso determinante sono gli addii. Perché, non c'è niente da fare, per andare avanti si lascia qualcosa indietro e l'addio è sempre determinante. (da un'intervista di Daniele Luttazzi nel programma ''Satyricon'', 14 febbraio 2001)
*Lo spettacolo dei Monti Iblei ci regala un paesaggio di frontiera. Sembra un western alla Sergio Leone, dalle profondità ancestrali che sarebbero sicuramente piaciute a Pasolini. Sembrano luoghi da Vangelo, da calvario: tutte quelle grotte e insediamenti rupestri.<ref name=sici/>
*{{NDR|Su Scicli paragonata a una clessidra}} Perché rigira il verso del tempo. Siamo soggiogati e convogliati nel compatto tempo dell' utile, del produrre. Scicli, invece, è luogo che ci rinnova il senso del sacro, della festa e in ultima analisi, accesso e liberazione del divino che è in noi, anche del divinamente inutile come correre dietro a una statua imbizzarrita e suonare per 1500 volte in due giorni lo stesso pezzo, la marcia reale del Busacca.<ref name=sici/>
*{{NDR|Su [[Scicli]]}} Questo nome mi incuriosisce, fa pensare a qualcosa che si mescola, è come una specie di shaker, mi dà l'idea di una clessidra, che capovolge il senso delle cose. Questo è un posto all'incontrario, perchè tutti i paesi sono costruiti sulle alture, mentre questo è costruito sul vallone, smebra fatto apposta per essere distrutto da una piena del torrente che l'attraversa, e poi mi piace che sia custodito dalle grotte di Chiafura, da quelle che erano case e sono state anche tombe. Questo è un paese che ha diverse cose che si presentano all'incontrario: il Cristo di Burgos, con la gonna, la Madonna guerriera con la spada, il Risorto da corsa. Quella del "Gioia" è l'unica processione da corsa che abbia visto in vita mia, ecco, tutti questi ingredienti mi hanno incuriosito.<ref>Citato in ''[http://www.ragusanews.com/articolo/22651/vinicio-capossela-scicli-e-una-clessidra-capovolge-il-senso-delle-cose Vinicio Capossela: Scicli è una clessidra, capovolge il senso delle cose]'', ''Ragusanews.com'', 2 agosto 2011.</ref>
*Tutte quelle romanticherie, i tramonti, il [[mare]], sono sempre lì; sono io che spesso manco. (citato in Gabriele Ferraris, ''[http://bancadati.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2473940 Vinicio Capossela le musiche proibite stregano il Lingotto]'', ''La Stampa'', 15 settembre 1999, p. 26)