Elegie funebri dai film: differenze tra le versioni

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*L'odio non può più toccarlo ormai. Restano i suoi ideali di coraggio e dignità umana, ideali che ci ha trasmessi e che ci impegniamo a seguire. Il suo scopo era di rafforzare la mente e non soltanto il fisico di voi giovani. Se tanta importanza ha dato alla lotta è perché l'esercizio del corpo tempra la volontà e forma il carattere. La [[Cina]], la nostra terra, avrà bisogno di tutti noi, e dobbiamo seguire la strada che ci ha indicato il maestro. Non siamo ancora pronti, ma presto lo saremo se seguiteremo a praticare l'arte di combattere e di difenderci senza mai provocare, secondo l'insegnamento che abbiamo ricevuto. (''[[Dalla Cina con furore]]'')
*La morte improvvisa della signora Parker è stata un terribile dolore per tutti noi, ma come ben sappiamo Dio percorre vie misteriose. Il che mi ricorda un discorso chiave che ho fatto recentemente e che ritengo sarebbe piaciuto alla signora Parker. (''[[La famiglia omicidi]]'')
*Vedo una magnifica città e uno splendido popolo sollevarsi da questo abisso. Vedo le vite per le quali sacrifico la mia, pacifiche, utili, prospere e felici. Vedo che nell'intimo del loro cuore essi hanno per me un santuario e l'hanno i loro discendenti, generazione dopo generazione. "Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga, di quanto abbia mai fatto e quel che mi attende è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto".<ref>L'ultima{{cfr}} frase[[Charles è ripresa daDickens]], ''[[Charles Dickens#Racconto di due città|Racconto di due città]]'', romanzo di [[Charles Dickensexplicit]]: «Quel che faccio è il meglio, di gran lungo il meglio che io abbia mai fatto; e il riposo che m'attende il più dolce, di gran lunga il più dolce che io m'abbia mai conosciuto».</ref> (''[[Il cavaliere oscuro - Il ritorno]]'')
 
==Note==