Andrea Scanzi: differenze tra le versioni

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*[[Roger Federer|Federer]], se non altro, era espressione di gran Tennis. Proprio per questo, Federer è doppiamente colpevole. Poteva essere un trascinatore, un iconoclasta, un ribelle indimenticabile. Ha preferito essere un impiegato di talento, un contabile di se stesso. Uno Schumacher con racchetta. Imperdonabile.<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=109&ID_sezione=523 E Federer perse l'ultimo microchip]'', ''Lastampa.it'', 4 aprile 2009.</ref>
*[[Francesca Schiavone]] non è una tennista facile. È la sua fortuna e sfortuna. Fortuna, perché gioca un tennis quasi del tutto diverso dalle colleghe. Sfortuna, perché ha carattere poco smussato, non brilla in eleganza, fa poco per apparire simpatica (riuscendoci) e in campo sciorina una carrellata di smorfie scarsamente avvenenti.<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=270&ID_sezione=523 Roland Garros: L'impresa di Francesca]'', ''Lastampa.it'', 3 giugno 2010.</ref>
*[[Richard Gasquet|Gasquet]] è ancora quello di sempre. Servizio discreto, dritto dal movimento smisuratamente ampio (ma in grado di incenerire) e rovescio a una mano divino: lo preferisco anche a quello di Wawrinka, Kohlschreiber e Youzhny. Anche il gioco di volo, a cui ricorre troppo poco, è tra i migliori del circuito. Gasquet gioca sempre sul filo dell'implosione mentale: finché si sente sopra una nuvola è una meraviglia: può riuscirgli tutto. Basta però un inciampo e la magia svanisce.<ref name=gasquet>Da ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/30/roland-garros-2016-richard-gasquet-per-la-prima-volta-ai-quarti-giochera-contro-la-sua-bestia-nera-andy-murray-foto/2779566/ Roland Garros 2016, Richard Gasquet per la prima volta ai quarti: giocherà contro la sua bestia nera Andy Murray]'', ''ilFattoQuotidiano.it'', 30 maggio 2016.</ref>
*[[Richard Gasquet|Gasquet]] è uno dei pochi tennisti che merita quasi sempre la visione. Chi ama solo i vincenti gli imputa di aver vinto troppo poco. Chi ama i circensi, coloro ovvero che io chiamo da sempre "orteghiani" per quel loro feticismo nei confronti del tennista che indovina due colpi a partita, gli rinfaccia di essere diventato troppo attendista e poco spettacolare. Sia come sia, per quanto mi riguarda il "disastro" accadde a Montecarlo 2005. Gasquet aveva solo 19 anni, ma lo si conosceva già. Purtroppo per lui, da bambino i francesi lo avevano maldestramente definito "il Mozart del tennis", dando per scontato che avrebbe vinto tutto e responsabilizzando troppo un ragazzo smisuratamente fragile. Fraintesero la bellezza dei suoi gesti, soprattutto di quel rovescio a una mano, per prova inconfutabile del suo essere Campione. Si immaginarono un nuovo McEnroe, quando era invece un nuovo [[Henri Leconte|Leconte]]. Erano i quarti di finale di Montecarlo e quel Federer non perdeva mai. Gasquet, giocando uno degli incontri più belli a cui abbia mai insistito, lo sconfisse 6-7 6-2 7-6. Bellezza pura. Da allora, io come milioni di appassionati, l'ho seguito con affetto. Affetto, ma anche rabbia. Le sconfitte, spesso con la stessa trama (inizio da leone e finale da coglione), sono state così tante che da qualche anno gli preferisco altri [...].<ref name=gasquet/>
*{{NDR|Su [[Brad Gilbert]]}} Ha scritto un libro intitolato ''Winning Ugly'', che più o meno vuol dire Come vincere da carogne. Credo che possa bastare. Ha fatto della scorrettezza un'arte. Era un McEnroe col talento di Bottazzi. Ha mantenuto l'atteggiamento borioso-dittatoriale anche da allenatore.<ref name=meno/>
*Ho amato McEnroe, Edberg, Cash, Korda, Rafter. Ma Federer non ne è erede. Al massimo è continuazione asettica del dittatore lungolinguato Sampras. Federer piace a chi si accontenta della retorica, delle apparenti buone maniere, dell'approccio finto bipartisan. Piace a chi cita i grandi scrittori (DFW) senza averli letti. Piace a chi ama il progressive, i vini supertuscans. È fortissimo, Federer. E geniale, oltremodo. Chi lo nega? Ma è anche algido, privo di carisma, infantilmente ancorato al feticcio dei record. Non gioca per divertire: gioca per mostrare che ce l'ha più lungo. Il suo non è gesto bianco: è onanismo.<ref name=marto/>
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[[Immagine:Andrea Scanzi 1.jpeg|thumb|Andrea Scanzi]]
*Se mi chiedessero di fare il nome del tennista più sottovalutato del tennis attuale, non avrei dubbi: [[Ivan Ljubičić]].<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=240 Ljubo, il grande sottovalutato]'', ''Lastampa.it'', 21 marzo 2010.</ref>
*Si possono individuare due Gasquet: quello iniziale, estemporaneo e bellissimo, che aveva però un'autonomia limitata. E quello più attendista e pragmatico, benché comunque dotato di accelerazioni inaudite: il primo è durato fino al 2008, l'altro è nato dalla squalifica per doping. Oddio, "doping": il famoso "bacio alla cocaina". Al tempo – era il 2009 – tutti dissero che Gasquet non sarebbe tornato mai più al top: troppo fragile psicologicamente. In quel periodo Gasquet veniva anche preso malamente in giro per una sua presunta omosessualità.<ref name=gasquet/>
*{{NDR|Su [[Andy Roddick]]}} Totalmente sprovvisto di grazia, senza un briciolo di talento, ha vinto (troppo) per mancanza di avversari sfruttando, come Lleyton Hewitt, l'interregno Sampras/Federer. Da tempo staziona stancamente nella top ten, per il colpevole lassismo degli avversari. Un tennista-clavatore, senza la prima di servizio faticherebbe a stare nei primi 50. A rete commette sciagure, tatticamente è dadaista (ma non sa cosa vuol dire dadaista). Uno scempio estetico prolungato, inenarrabile. Inaccettabile. E non lo aiuta quel cappellino perennemente gocciolante (mai vista una visiera sudare così). Malissimo.<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=75&ID_sezione=523 Tennis Playlist: la Flop Ten]'', ''Lastampa.it'', 20 febbraio 2009.</ref>
*Tra i miei rimpianti anagrafici, oltre a non avere avuto il tempo di vedere De André con la Pfm, Gaber in ''Polli di allevamento'' e i Led Zeppelin che si trippavano copiosamente in Galles, c'è quello di aver potuto godere soltanto degli scampoli finali di SuperBrat. L'Era del Moccioso l'ho solo studiata nei libri di testo (Tommasi). Il giorno in cui perse a Parigi con Lendl, terrificante Duce Sadico, fu un giorno tragico. L'11 settembre del tennis. [[John McEnroe|McEnroe]] è stato uno dei più grandi geni del Novecento. Quello era tennis.<ref name=amati/>