Roberto Benigni: differenze tra le versioni

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*[[Walt Whitman]] era il mio poeta americano preferito: l'ho scoperto a 18 anni, l'età delle letture più importanti. Non faceva che parlare del Potomac. Ho sempre avuto la curiosità di vederlo questo grande fiume. L'immenso Potomac.<ref>Citato in ''[http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2003/10/26/CT1PO_CT101.html Benigni, un poeta a Washington]'', ''il Centro'', 26 ottobre 2003, p. 28.</ref>
 
{{intestazioneint|Dalla conferenza stampa di presentazione di ''TuttoDante''|Sala Giulio Cesare, Campidoglio; citato in Emilia Costantini, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/aprile/12/BENIGNI_Voglio_scena_Andreotti_contemporaneo_co_10_070412016.shtml Benigni «Voglio in scena Andreotti contemporaneo del Poeta»]'', ''Corriere della seraSera'', 12 aprile 2007, p. 15.}}
*Certo che, dopo settecento anni, [[Dante Alighieri|Dante]] non se lo sarebbe mai aspettato.... tanta gente che viene a sentirlo.
*{{NDR|[[Giulio Andreotti]]}} Ha la stessa età di [[Dante Alighieri|Dante]] ed è il presidente della Società dantesca romana: lui Dante l'ha conosciuto davvero... certamente era guelfo e ha visto da vicino pure lo [[:w:schiaffo di Anagni|schiaffo di Anagni]] a [[Papa Bonifacio VIII|Bonifacio VIII]].
*La [[poesia]] è parola, il contrario della politica, che dovrebbe essere "fatti, non parole". [[Dante Alighieri|Dante]] ci invita a guardare in alto, ma ci spinge anche a vedere quanto siamo schifosi. Per questo che nel primo girone ci mette i lussuriosi: io mi ci vedrei bene.
*Un bravo [[Comicità|comico]] deve sempre difendere il suo paese da chi lo governa.
 
{{IntestazioneInt|1=IntervistaDall'intervista di Maurizio Caverzan, ''[http://www.ilgiornale.it/cultura/io_dante_e_gesu_cristo/10-02-2008/articolo-id=&#61;240221 "Io, Dante e Gesù Cristo"]'', |''il Giornale.it'', 10 febbraio 2008.}}
*Quando ho paura di una situazione, mi vien voglia di buttarmi, di andarci dentro. [...] Andare a cercare il rischio, i posti sconosciuti, le zone pericolose è la missione dei comici.
*Ci sono tanti modi di leggere [[Dante Alighieri|Dante]]. C'è quello adolescenziale, dell'immedesimazione. C'è quello giovanile, della ricerca dei messaggi, quando ognuno di noi vuol trovare la via per diventare adulto. A me la Commedia è entrata dentro fin da ragazzo. Prima la leggevo come se stessi andando in farmacia, mi curava da tutti i mali. Poi ho imparato ad ascoltarla con innocenza, che per me è il modo giusto, quando la ascoltavo dai contadini, dai vecchi di casa mia. E ho scoperto che Dante ti fa sentire che ci sei solo tu, ti spiega tutti i dettagli, come in una confidenza personale. Quando mi chiedono se è ancora moderno è come se mi chiedessero se è moderno il sole, l'acqua. Io voglio solo trasmettere il fatto che mi piace, che mi dà gioia.
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*Certi uomini sono come le montagne: più si innalzano e più diventano freddi. Io dico grazie a Dio perché ci sono i comici che ci ricordano sempre che siamo piccoli.
 
{{IntestazioneInt|Dal programma televisivo ''Vieni via con me'', |Rai Tre, 8 novembre 2010.}}
*Bisogna diffidare degli infelici, eh? Le persone felici sono virtuose, generose e umili.
*Morire è un'arte, siamo degli artisti, lo faremo splendidamente. Tanto noi crediamo anche nell'aldilà, è stata una sorpresa la vita, sarà una sorpresa anche la morte.<ref>Cfr. [[Vladimir Vladimirovič Nabokov]]: «La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande».</ref>
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*Quando ci si innamora di una donna, non è che quando si fa all'amore con quella donna si fa all'amore con quella, si fa all'amore con tutte le donne del mondo.
 
{{IntestazioneInt|Dal programma televisivo ''Festival di Sanremo'', |Rai Uno, 17 febbraio 2011.}}
*L'Italia è l'unico Paese al mondo dove è nata prima la cultura e poi la nazione, non esiste nessun altro luogo al mondo.
*L'amore è come la morte: o sei innamorato o non sei innamorato, o sei morto o non sei morto... non sei mai troppo morto.
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*Un Paese che non difende i suoi [[valori]] con forza è pronto per l'oppressione e la servitù.
 
{{Int|Dal programma televisivo ''La più bella del mondo''|Rai Uno, 17 dicembre 2012; monologo riportato parzialmente su ''[http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/umore-benigni-fatto-riporta-testo-show-costituzione-48331.htm Dagospia.com]''.}}
{{Intestazione|''I Dieci Comandamenti'', Rai Uno, 15 e 16 dicembre 2014; citato in ''[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6bd55144-04ae-40cd-95d6-d192b7c46844.html I Dieci Comandamenti di Roberto Benigni, le frasi più belle.]'', ''Rai.tv.it'', 17 dicembre 2014}}
*Mentre la legge vieta, proibisce, la [[Costituzione della Repubblica italiana|Costituzione]] ti protegge e ti spinge, è la nostra mamma. Una cosa di una bellezza... Tutto a favore, un sì. Avete visto i [[dieci comandamenti]]: è tutto un "no", "non desiderare quello, non fare questo". Invece la Costituzione è la legge del desiderio.
*{{NDR|Nell'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana}} C'era [[Giulio Andreotti]] anche, piccolino, vabbè lui sta dappertutto, stava allo Statuto albertino, ma lo hanno visto anche dietro [[Mosè]] scrivere i dieci comandamenti.
*Alcuni di loro {{NDR|i padri costituenti}} erano stati in galera per difendere la libertà e poi sedevano in Parlamento. L'opposto di quello che succede oggi, prima siedono in Parlamento, poi finiscono in galera.
*[...] qualsiasi governo deve promuovere il [[lavoro]], perché il lavoro è sacro e ogni legge che ostacola il lavoro è un sacrilegio.
*Amare il proprio [[lavoro]] è la vera e concreta forma di felicità sulla terra. Quello che spetta alle future generazioni, ai futuri governi è far sì che ciascuno ami il proprio lavoro. Un sogno da Woodstock. Perché con la disoccupazione le persone non perdono solo il lavoro, perdono se stesse.
*[...] c'è la [[Costituzione della Repubblica italiana|Costituzione]], il regalo che i padri e le madri costituenti ci hanno lasciato in eredità. Le cose regalate dobbiamo conquistarle, farle diventare nostre. Qui dentro ci sono le regole per vivere tutti insieme, in pace, lavorando.
*Domani mattina quando vi svegliate dite ai vostri figli che sta per cominciare un giorno che prima di loro non ha mai vissuto nessuno. In secondo luogo ditegli di andare a testa alta, di essere orgogliosi di appartenere a un popolo che ha scritto queste cose tra i primi nel mondo. Dei politici lo hanno scritto. Ditegli di essere orgogliosi che abbiano fiducia e speranza. Ci vuole fiducia e speranza per far entrare un figlio nella vita.
 
{{IntestazioneInt|Dal programma televisivo ''I Dieci Comandamenti'', |Rai Uno, 15 e 16 dicembre 2014; citato in ''[http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6bd55144-04ae-40cd-95d6-d192b7c46844.html I Dieci Comandamenti di Roberto Benigni, le frasi più belle.]'', ''Rai.tv.it'', 17 dicembre 2014.}}
*Quelle che noi giudichiamo debolezze, agli occhi di [[Dio]] sono grandezze.
*"Onora il padre e la madre". Un comandamento solenne, dolce... Oggi però dovrebbe essere esteso anche alla nonna e al nonno.