Nicola Abbagnano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
m +wikilink
Riga 1:
'''Nicola Abbagnano''' (1901 – 1990), filosofo italiano.
 
==Citazioni di Nicola Abbagnano==
*L'[[esistenza]] appare come un ''ex-sistere'' dal niente. (da ''La struttura dell'esistenza'')
*L'ideale della ragione che si era affacciato nel mondo moderno con [[Ugo Grozio|Grozio]] e [[Cartesio]] ha trovato in [[Baruch Spinoza|Spinoza]] una delle sue prime determinazioni tipiche. (da ''Storia della filosofia'', UTET, Torino, 1948)
Line 7 ⟶ 8:
*La situazione finale dello sforzo verso l'essere realizza la propria essenziale [[unità]] con la situazione iniziale. (da ''La struttura dell'esistenza'', Paravia, 1939)
*La [[verità]] è appunto l'espressione astratta e simbolica di un dato istante della vita; e come questa non è mai uguale a se stessa ma si trasforma in un moto che non ha riposo, così pure quel suo aspetto correlativo muta secondo il ritmo di essa. (da ''Le sorgenti irrazionali del pensiero'', F. Perrella, Genova – Napoli – Firenze – Città di Castello, 1923)
*Nel mondo moderno l'[[Allegoria]] ha perduto il suo valore e si è negato che essa possa esprimere la natura o la funzione della poesia. Si è visto in essa l'accostamento di due fatti spirituali diversi, il concetto da un lato, l'imagine dall'altro, tra i quali essa stabilirebbe una correlazione convenzionale e arbitraria ([[Benedetto Croce|Croce]]); e soprattutto la sì è accusata di trascurare o di rendere impossibile l'autonomia dell'imagine poetica la quale non avrebbe una vita propria perché sarebbe subordinata alle esigenze dello schema concettuale cui dovrebbe dar corpo. Buona parte dell'estetica moderna dichiara perciò l'Allegoria fredda, povera e noiosa; e piuttosto insiste, nell'interpretazione della poesia e in generale dell'arte, sul valore del simbolo che può essere vivo ed evocatore perché l'imagine simbolica è autonoma e ha un interesse in se stessa cioè un interesse che non mutua dal suo riferimento convenzionale a un concetto o ad una dottrina. Tuttavia, se si tiene conto della potenza o della vitalità di certe opere d'arte di chiara struttura allegorica (per es., della Divina Commedia e di molte pitture medievali e rinascimentali) si deve dire che l'Allegoria non necessariamente rende impossibile l'autonomia e la leggerezza dell'imagine estetica e che, in certi casi, anche la corrispondenza puntuale tra l'imagine e il concetto può non riuscire mortificante per la prima e non togliere ad essa la vitalità dell'arte o della poesia. [[Thomas Stearns Eliot|T. S. Eliot]] ha fatto, proprio a proposito di [[Dante Alighieri|Dante]], una difesa in questo senso dell'Allegoria. (da ''Dizionario di filosofia'', Utet, Torino, 1971)
*Per scoprire l'autentica oggettività del mondo l'uomo non deve pensare il mondo come una parte di sé, ma deve sentire se stesso come parte del mondo. (da ''Filosofia, religione, scienza'', Taylor, 1967)
*Solo chi si isola da se stesso e dal [[prossimo]], è veramente solo. (da ''La saggezza della vita'', Rusconi, 1985<sup>9</sup>)
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|w}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Filosofi italiani|Abbagnano, Nicola]]}}
[[Categoria:Filosofi italiani]]