Ferdinand Gregorovius: differenze tra le versioni

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*La città [di [[Benevento]]] si considerava come repubblica sotto l'alto patrocinio dei Papi, ed essa sopportava codesta forma di supremazia papale, perché vi trovava modo di usare una libertà maggiore di quella che un altro reggimento le avrebbe consentito. (citato in Gianandrea de Antonellis, ''Storia di Benevento'', Edizioni Realtà Sannita, p. 67)
*Quel florido paese aveva per capitale [[Benevento]], la più bella e possente città dell'Italia meridionale. (da Ferdinand Gregorovius, ''Storia di Roma nel Medioevo'', 1872; citato in ''Benevento nel giudizio della storia'', a cura di Orazio Gnerre, Il Sannio quotidiano, 7 ottobre 2012, pag. 10)
*L’oggetto del massimo orgoglio de’ Beneventani è l’[[Arco di Traiano (Benevento)|Arco di trionfo in marmo di Traiano]], veramente in questo genere di monumenti uno dei più splendidi che esistano. Già per il periodo artistico cui appartiene ha forme più nobili che non gli archi di Settimio Severo e di Costantino a Roma. Vero è che per le sculture, d’altronde eccellenti, non può competere con l’arco di Tito il quale evidentemente è servito di modello ma, a dispetto di quest’ultimo, ha il pregio di essere meglio conservato.<ref>da Ferdinand Gregorovius, ''Pellegrinaggi in Italia'', traduzione di Alessandro Tomei, Ricciardi, Napoli 1930.</ref>
 
==''Lucrezia Borgia''==