Etna: differenze tra le versioni

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*Difatti, nel fondo, l'Etna fa cono. Quanto diverso però dall'immaginato! Questo il tremendo Mongibello, l'infocato carcere di Tifone? Il monte più armonico di forme, più mite d'aspetto che io abbia mai veduto. Me lo sono fatto indicare da gente del posto, per assicurarmi che è veramente lui. Solo che tutte le nuvole del cielo, poche o molte che siano, se le raccoglie intorno lui, come chioccia i pulcini. ([[Alberto Savinio]])
*''Ferve nel quarto cerchio opaco smalto, || Che qual sull'Etna ardente e bolle e fuma, | Sol che più ratto e liquido dall'alto | Volvesi, e non s'impietra o si consuma: | Ivi sta l'[[Ira]]; di bollente asfalto | Tinge i suoi ceppi e di viperea spuma, | E mentre cieca si dimena e scoppia, | Ne' suoi lacci s'intrica, e gli raddoppia''. ([[Angelo Maria Ricci]])
:*Il monte Etna così chiamato per lo zolfo e il fuoco, da cui (si va) anche al Gehenna. ([[Isidoro di Siviglia]])
*In basso la costa sicula sfuma verso [[Catania]]; lo Stretto splende d'azzurro e i monti di Sicilia si levano da ogni parte con inattesi profili. E su tutti grandeggia candido l'Etna, la Montagna per antonomasia, a ricordare la potenza del fuoco che, oltre le vicende degli uomini, è la vera, immortale anima dell'isola. ([[Carlo Picchio]])
*La scalata del gigante<br>Davanti a noi una spessa nuvola si leva lentamente come una cortina bianca che sale e che sorge dalla [[terra]]. Avanziamo ancora qualche passo, naso e bocca avvolti, per non essere soffocati dallo zolfo, ed all'improvviso, davanti ai nostri piedi, si apre un prodigioso, uno spaventevole abisso, di quasi cinque chilometri di circonferenza. ([[Guy de Maupassant]])
*La bestia è calma, e dorme in fondo, tutt'in fondo,. Solo la pesante fumata sfugge dal prodigioso fumaiolo alto 3312 metri. ([[Guy de Maupassant]])
*Magnifica la vista che si godeva dallo Stretto. Davanti a noi era [[Messina]] col suo porto pieno di natanti, difeso dalla fortezza di San Salvatore; dietro di noi [[Reggio Calabria|Reggio]] splendidamente illuminata dal sole pomeridiano e sullo sfondo le brulle montagne dell'interno, mentre a sinistra s'innalzava maestosamente l'Etna, con la cima coperta di neve scintillante. Il cratere vomitava un denso pennacchio di fumo. ([[Arthur John Strutt]])
*Mons Aetnae, ex igne et sulphure dictus, unde et Gehenna.
:Il monte Etna così chiamato per lo zolfo e il fuoco, da cui (si va) anche al Gehenna. ([[Isidoro di Siviglia]])
*Nei primi giorni del dicembre 1888, venivo dal Pireo sopra un piccolo piroscafo mercantile, che doveva lasciarmi a [[Messina]]. Il mare ci castigò con una delle sue più matte burrasche, calmandosi poi, mentre ci avvicinavamo alla [[Sicilia]]. Salito sul ponte io guardai al firmamento cristallino e vidi una bianca curva seguirlo fino a un punto che mi sembrò lo zenit. Allora chiesi che fosse mai quello che gli occhi scoprivano. Mi fu risposto: «È l'elevazione dell'Etna che s'inarca per adattarsi alla curva del cielo».<br>Illusione? Realtà? Posso solo dire che non ho più dimenticato questa straordinaria visione. ([[Bernard Berenson]])
*Per vedere il cratere stesso e la lava, dobbiamo ancora salire fino a quel dorso di monte, sul quale nel 1883 i santi furono esposti contro la lava. Ancora pochi passi, e siamo arrivati sul piccolo rialto: davanti ai nostri occhi si stende, in tutto il suo terribile splendore, il campo dell'eruzione.<br>Ogni parola sarebbe vana per dipingere siffatto spettacolo, che supera ogni opinione e vince ogni descrizione. Avevo assistito, anni addietro, a una eruzione del Vesuvio; ma quale differenza tra quella e questa del monte siciliano. Il Vesuvio è un bambino in confronto a questo gigante! ([[Augusto Schneegans]])
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[[Categoria:Luoghi della Sicilia]]