Camillo Boito: differenze tra le versioni

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*Il [[dolore]] fa il poeta; ma la gioia fa il pittore. (da ''Un corpo'', in ''Storielle vane'')
 
==''Il critico''==
*{{NDR|I napoletani}} Cavano l'arte dal sole. (p. XIV)
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*{{NDR|Risposta alla domanda formulata dall'Accademia di archeologia, lettere e belle arti di Napoli: "se nella pittura l'imitazione del vero basti a raggiungere il fine dell'arte?}} Nella [[pittura]] la limitazione del vero non può ''bastare a raggiungere il fine dell'arte''; perché anche dove il fine dell'arte sta semplicemente nel rappresentare il naturale, bisogna, copiandolo, interpretarlo e animarlo. (p. IX)
*[...] quanto all'indirizzo, allo spirito dell'arte, noi vorremmo che il Governo se ne impacciasse anche meno di quello che fa, e lasciasse dipingere e scolpire a' cervelli dei pittori e degli scultori, e secondo il gusto del pubblico [...] O che s'ha ad avere un'arte moderna, ministeriale, di centro destro, di centro sinistro [...] L'[[arte]] officiale sarebbe la rovina dell'arte [...]. (p. XV)
*Si attribuisce all'opera d'arte la virtù che nasce in noi stessi, di modo che diventa molto grave il pericolo per il [[critico]], il quale non creda alla infallibilità delle teorie estetiche e delle tradizioni del'arte, né presti troppa fede alle compassate sentenze del raziocinio. (p. XVII)
*Siamo eclettici e scettici. (p. XIII)
 
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==Altri progetti==
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