Gotta: differenze tra le versioni

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*E a che credete voi che servir possano le gotte, o sia quel mal che gotta artetica chiamasi più comunemente? A vivere, risponderete voi, sempre in continove doglie, a star lì confitto in s'una seggiola senza moversi mai. Eh! perdonatemi, Chè può servire a tutt'altro ne gli uomini cotesto male. Egli m'è stato socio fido ed amico nel corso di varii giorni, e di varie notti: e stato è causa ch'io abbia fatto i lontani e lunghissimi viaggi ch'io ho fatto. [...] Adunque siavi noto, che quando vennemi ad aflliggere giovine com'io son la gotta artetica per sollevarmi un poco da la doglia, e da la noia di quel male, diedimi a studiare un poco sopra un piccolo Libretto Geografico; ed in simile guisa mi vendicai di quello stranio mal che volea rapirmi a i dolci studii. ([[Giuseppe Parini]])
*Fu intorno a cinquant'anni fa molto confermata l'opinione della dieta lattea per la gotta da varie esperienze fatte in Inghilterra, ove poco dopo par che fosse scoperto che anco il vivere per alcune settimane di qualche fresca e idonea pianta senz'altro cibo aveva il medesimo effetto in quel male sì molesto, e finalmente ivi fu ampliata tale riputazione a tutto il vitto vegetabile. ([[Antonio Cocchi]])
*''Gotta, | che meglio non viveva alla campagna. | Anzi peggio vivea, ché il suo padrone | seco la porta al bosco, ai solchi, al campo. | Tagliar, spaccar, zappare, non c'è scampo | di riposare e dice un zibaldone | che Gotta scossa è assai presto rimossa.'' ([[Jean de La Fontaine]])
*Gotta (''s.f.''). Il nome che il medico dà ai reumatismi di un paziente ricco. ([[Ambrose Bierce]])
*''Ha il mal della podagra | che unito alla chiragra | penare assai la fa.'' ([[Gaetano Donizetti]])
*Ha la gotta alle mani.<ref>Il detto si riferisce all'"essere avari" e deriva molto probabilmente da un epigramma di Marziale su Diodoro.</ref> ([[Modi di dire toscani|Modo di dire toscano]])
*– Ho trovato una cura numero uno per la gotta, Sam — rispose il signor Weller posando il bicchiere.<br />– Una cura per la gotta! — esclamò il signor Pickwick cavando in fretta il suo portafogli; — e qual'è?<br />– La gotta, signore, — rispose il signor Weller, — la gotta è un certo malanno che viene dalle troppe comodità e dall'averne troppi. Se mai vi piglia la gotta, signore, subito sposatevi una vedova che abbia una buona dose di voce e che se ne serva discretamente, e la gotta ve lo dico io che non torna più. È una ricetta miracolosa, signore. Io la prendo regolarmente tutti i giorni, e posso garentire che son sicuro da qualunque malattia prodotta dallo star troppo bene. ([[Charles Dickens]])
*''Gotta, | che meglio non viveva alla campagna. | Anzi peggio vivea, ché il suo padrone | seco la porta al bosco, ai solchi, al campo. | Tagliar, spaccar, zappare, non c'è scampo | di riposare e dice un zibaldone | che Gotta scossa è assai presto rimossa.'' ([[Jean de La Fontaine]])
*– Io sono troppo vecchio, madamigella, per entrare in questa mischia. Non si corre più quando si à la podagra. Siete voi fortunato, signor duca!<br />– Adagio, signore, adagio, non cercate svignarvela. Io sono pigra, io: amo la podagra. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]])
*La gotta ha preso possesso del mio piede sinistro, e sta scavandosi la via verso l'alto, sicché un giorno o l'altro arriverà a bussare al cuore; non lo rimpiango, perché penso a tutto il roast-beef che ho mangiato, a tutto il Bordeaux che ho bevuto, e credo che ne sia valsa la pena, ma non posso nascondermi che sarò fortunato se arriverò a vedere un altro autunno. ([[Alessandro Barbero]])