Ernst August Friedrich Klingemann: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*In verità noi guardiani di notte e [[poeta|poeti]], assai poco ci occupiamo dell'umano daffare diurno; ognun sa che con la luce gli uomini si fanno altamente quotidiani, mentre solo quando [[sogno|sognano]] valgono qualcosa. (III)
*Poiché l'uomo poggia su questa contraddizione: ama la [[vita e morte|vita]] a cagion della [[vita e morte|morte]], ma odierebbe la vita se scomparisse la paura della morte. (IV)
*Delle due, solo una cosa è possibile: o gli [[uomo|uomini]] la pensano alla rovescia, o sono io fuori di strada. Se la maggioranza dovesse decidere, sarei semplicemente perduto. (VII)
*Ho osservato che oggi ancora gente rispettabile non è in grado di padroneggiare il muscolo del [[pollice]], come gran copia di scrittori e persone che menan la penna; mi sbaglierò ma questo conferma l'idea di [[Charles Darwin|Darwin]]. (VIII)
*«Il [[teschio]] non diserta mai la maschera che occhieggia, la vita non è che l'abito a sonagli che il Nulla indossa per tintinnare prima di stracciarselo via di dosso. Che cos'è il Tutto? Nient'altro che il [[Nulla]]: esso si strozza da sé, e giù s'ingoia voracemente: ecco a che si riduce la perfida ciarlataneria secondo la quale esisterebbe qualcosa! Se infatti una sola volta lo strozzamento sostasse, il Nulla balzerebbe evidente agli occhi degli uomini, da farli inorridire; i folli chiamano ''eternità'' questo fermarsi! – ma no, è proprio il Nulla invece, la morte assoluta – poiché la [[vita]] consiste solamente in un ininterrotto morire.» (VIII)
*«A prenderla sul serio, c'è da finire al manicomio; io però la prendo da Pagliaccio, e proseguo il Prologo fino alla Tragedia.» (VIII)
*Dalla gran religione universale annunciata alla [[Natura]] con mille iscrizioni, l'umanità è andata frangendosi in minori religioni di stirpi e di popoli per giudei, pagani, turchi e cristiani: questi ultimi poi, ancor non paghi, tornano a suddividersi in varie tendenze. Non altrimenti accade nel manicomio universale. (VIII)