Storia: differenze tra le versioni

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*Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad 'usum delphini', e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa. ([[Honoré de Balzac]])
 
=== [[Carlo Maria Cipolla]] ===
*Il fatto è che il processo storico non consiste nella soluzione di un ben definito ''set'' di problemi: nel processo storico la soluzione stessa d'un problema crea altri problemi.
*La storia insegna — anche se l'uomo raramente impara — che se Atene piange Sparta non ride.
*La storia però non è mai così semplice e lineare come la si racconta: la storia è un gioco dialettico di elementi probabilistici. I disastri non sono solo preceduti da disgrazie, e il successo non fiorisce soltanto da situazioni paradisiache: di più, molti elementi o circostanze possono essere definiti come «positivi» o «negativi» solo dopo che un certo risultato si sia verificato e dopo che a tale risultato non si si sia dato un segno positivo o negativo.
 
=== [[ArthurFrank KoestlerHerbert]] ===
*Non potete conoscere la storia a meno che non sappiate come i capi si muovono con le sue correnti. Ciascun capo richiede che degli estranei perpetuino la sua leadership. Esaminate con attenzione la mia carriera: io ero capo, e straniero. Non supponete che io abbia creato tutto da solo una Chiesa-Stato. Quella era la mia funzione di capo, ed io ho copiato i modelli storici. Le arti barbariche del mio tempo mi rivelano come uno straniero. La poesia favorita: l'epica. L'ideale popolare drammatico: l'eroismo. La danza: selvaggiamente scatenata. Tutte cose stimolanti per far sentire alla gente ciò che gli ho portato via. Di che cosa li ho derubati? Del diritto di scegliere un ruolo nella storia.
*Quelli che vogliono ripetere il passato, devono far tesoro dell'insegnamento della storia.
*Scrivere la storia è soprattutto parte d'un procedimento di distrazione. La maggior parte dei resoconti storici distolgono l'attenzione dalle influenze segrete che stanno dietro ai grandi eventi.
 
===[[Arthur Koestler]]===
*La storia ci ha insegnato che spesso la [[menzogna]] la serve meglio della [[verità]]...
*Noi tutti abbiamo creduto di poter trattare la Storia come un esperimento di fisica. La differenza è che in fisica si può ripetere l'esperimento migliaia di volte, ma nella Storia si può farlo solo una volta.
*Secondo quello che so della Storia, vedo che il genere umano non potrà mai fare a meno di capri espiatori.
 
=== [[Karl Popper]] ===
*In [[realtà]] non c'è nessuna storia dell'[[umanità]], c'è soltanto un numero illimitato di storie, che riguardano tutti i possibili aspetti della [[vita]] umana. E uno di questi è il [[potere]] [[Politica|politico]].
*La storia della [[politica]] del potere non è nient'altro che la storia del crimine nazionale e internazionale e dell'assassinio di massa.
*Non ci può essere nessuna storia del ''[[passato]]'' così come questo veramente accadde. Ci possono essere solo interpretazioni storiche, e nessuna di questa è definitiva; e ogni generazione ha il [[diritto]] di crearsi le sue proprie interpretazioni.
 
=== [[Lev Tolstoj]] ===
*Il movimento dell'umanità, prodotto da una quantità innumerevole di volontà umane, si compie senza interruzione. La comprensione di queste leggi è lo scopo della storia. Ma per capire le leggi del movimento continuo, la ragione umana ammette unità arbitrarie separate. Il primo procedimento storico consiste nel prendere arbitrariamente una serie degli avvenimenti ininterrotti ed esaminarla separatamente dagli altri, quando non c'è e non può esserci inizio di alcun avvenimento. Il secondo procedimento consiste nell'esaminare gli atti di un uomo, imperatore o condottiero, come la risultante delle volizioni degli uomini, mentre questa risultante non si esprime mai nell'attività di un personaggio storico preso isolatamente. La scienza storica, evolvendosi, accetta sempre unità via via più piccole per le sue ricerche e, con questo, cerca di avvicinarsi alla verità. Ma per quanto piccole siano le unità di cui la storia si serve, il fatto di separare l'unità, di ammettere il cominciamento di un fenomeno qualunque, di vedere espresse dell'attività di un solo personaggio le volizioni di tutti gli uomini, questo fatto stesso, dico, lo contamina d'errore. Sotto il minimo sforzo della critica, ogni conclusione della storia cade in polvere e non lascia niente dietro di Sé, e ciò per il solo fatto che la critica sceglie per misura di osservazione un'unità più grande o più piccola – ciò che è suo diritto, poiché l'unità storica è sempre arbitraria. Soltanto prendendo per nostra osservazione l'unità infinitamente piccola – le differenziali della storia, vale a dire le aspirazioni uniformi degli uomini – e acquistando l'arte di integrare (unire le somme di questi infinitamente piccoli) possiamo sperare di comprendere le leggi della storia. (''[[Guerra e pace]]'')
*La storia dell'umanità è piena di prove che la violenza fisica non contribuisce al rialzamento morale e che le cattive inclinazioni dell'uomo non possono essere corrette che dall'amore; che il male non può sparire che per mezzo del bene; che non si deve fare assegnamento sulla forza del proprio braccio per difendersi dal male; che la vera forza dell'uomo è nella bontà, la pazienza e la carità; che solo i pacifici erediteranno la terra e che coloro i quali di spada avran ferito di spada periranno. (''[[Il regno di Dio è in voi]]'')
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*Tre cose sono inconfutabili: storia, logica e necessità.
 
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903