Claude Lévi-Strauss: differenze tra le versioni

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*Le metafore che si ispirano al [[miele]] sono fra le più antiche della nostra lingua e di altre che l'hanno preceduta nel tempo. Gli inni vedici associano spesso il latte e il miele che, secondo la Bibbia, scorreranno nella Terra Promessa. «Più dolci del miele» sono le parole del Signore. I babilonesi facevano del miele l'offerta agli dei per eccellenza, giacché questi dei esigevano un cibo che non fosse toccato dal fuoco. Nell'''Iliade'' alcune giare di miele servono da offerta ai morti. Altrove essere furono utilizzate per raccogliere le loro spoglie. (p. 13)
*Il miele e il tabacco sono commestibili, ma nessuno dei due appartiene, propriamente parlando, alla cucina. Il miele è infatti elaborato da esseri non umani, le api, che lo offrono già pronto per il consumo; mentre il modo più comune di consumare il tabacco pone quest'ultimo, a differenza del miele, non ''al di qua'', ma ''al di là'' della cucina. Non lo si consuma allo stato crudo, come il miele, o dopo averlo esposto al fuoco per cuocerlo, come la carne. Lo incenerisce per aspirarne il fumo. (pp. 13-14)
*Finora abbiamo incontrato una opposizione maggiore, nel registro degli uccelli, fra psittacidi e aquilinidi (nel Sudamerica non esistono aquile vere e proprie). Le indicazioni precedenti suggeriscono che il [[tucano]] occupa una posizione intermedia fra questi due termini polari: sa essere carnivoro come i rapaci e porta su una parte del corpo delle piume altrettanto vivaci che quelle del pappagallo. (p. 402)
 
==[[Incipit]] di ''Tristi tropici''==