Carlo Dossi: differenze tra le versioni

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*Il [[vino]], quanto più si fà vecchio, tanto più si fà buono, mentre, se lo si beve, più non diventa né l'uno né l'altro.
*Per quanto cupa una vita, rado è che non abbia due luminosi momenti, come appunto succede nel matrimonio, cioè l'entrata e l'uscita.
*[[maschio e femmina|Uomo e donna]] complètansi vicendevolmente, come il bottone e l'occhiello, come il violino e l'archetto, come il seme e la terra.
*Uniche gioje del matrimonio, ch'egli conosca, son quelle che gli vendette, salate, l'orefice.<ref>Dossi, C. La desinenza in A. ''Atto primo, scena ottav''a. Ed. Garzanti (1996), pg. 82</ref>
*Noi, la lingua che Natura ci ha dato, noi la vogliamo vibrare come meglio ci sembra. Stolti voi che credete, coi dizionari e le scuole, d'immobilizzarla, quando il pensiero, suo sangue, né le manette né il boja non arrestàrono mai, né Cristo né il Diàvolo.<ref>Dossi, C. La desinenza in A. ''Intermezzo primo''. Ed Garzanti (1996), pg. 100</ref>