Francis Scott Fitzgerald: differenze tra le versioni

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*Vi era anche una strana tendenza alla debolezza ad attraversare la sua costruzione... una frase rozza uscita dalle labbra di un ragazzo maggiore di lui (i ragazzi maggiori di lui di solito lo detestavano) poteva fargli perdere l'equilibrio e precipitarlo in una ipersensibilità sdegnosa, o in una timidezza stupita...
*Era schiavo dei propri umori e sentiva che pur essendo capace di temerarietà e di audacia non possedeva né coraggio né perseveranza né dignità. La vanità, temperata dal sospetto se non dalla nozione di sé, il senso che la gente fosse costituita da tanti automi al suo volere, il desiderio di "passare avanti" al maggior numero possibile di ragazzi e giungere a una imprecisa cima del mondo... fu questo lo sfondo sul quale Amory entrò nell'adolescenza.
*Quando senti che il tuo tesoro di prestigio e di [[ingegno]] è agganciato, non hai più da preoccuparti di nessuno; puoi facilmente controllarlo. (pagp. 122)
*La gente [[egoismo|egoista]] è terribilmente capace di grandi [[amore|amori]]. (pagp. 213)
*Noi abbiamo bisogno di credere. (pag 247)
*Gli scrittori dovrebbero scrivere i [[libro|libri]] come se dovessero essere decapitati il [[giorno]] che l'hanno finito (pagp. 249)
*Non sono sentimentale... sono romantico. Il fatto è che i sentimentali credono che le cose durino... I romantici hanno una fiducia disperata che non durino. (pagp. 263)
*Ma la [[verità]] è che il [[sesso]] è proprio al centro delle nostre astrazioni più pure. (pagp. 273)
*Le [[anima|anime]] nude sono sempre cose miserabili. (p. 275)
*Per tenere un [[uomo]], la donna deve rivolgersi a quanto c'è di peggio in lui. (p. 281)
*La [[vita]] era un pasticcio della malora... Una partitia di rugby con tutti fuori [[gioco]] e senza [[arbitro]]:ognuno persuaso che l'arbitro sarebbe stato dalla sua parte. (pagp. 303)
*C'era sempre il dolore del ricordo; il rimpianto per la gioventù perduta, eppure... non avrebbe saputo dire perché la battaglia valeva la pena di essere combattuta... tese le braccia al cielo cristallino, splendente. "Conosco me stesso" esclamò "ma nient'altro!"
*Attenti agli artisti che sono anche intellettuali. Gli artisti che non si adattano... i [[Rousseau]], i [[Lev Tolstoj|Tolstòi]], i [[Samuel Butler]]. (2013)
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===Citazioni===
*Lo schietto e inatteso miracolo d'una [[notte]] si estingue con la lenta [[morte]] delle ultime [[stella|stelle]] e la [[nascita]] prematura dei primi giornalai. (pagp. 88)
*Non faccio niente, perché non c'è niente che valga la pena di essere fatto. (Anthony: pagp. 94, 1987)
*L'[[intimità]] si crea così. Prima si dà il miglior [[ritratto]] di se stesso, un prodotto splendente e rifinito, ritoccato di vanterie e falsità e umorismi. Poi diventano necessari i particolari e si dipinge un secondo ritratto e poi un terzo... In breve i lineamenti migliori si cancellano... e finalmente si rivela il segreto: i piani dei ritratti si sono mescolati e ci hanno tradito, e per quanto continuiamo a dipingere non riusciamo più a vendere un quadro. (pag 131, 1987)
*Non chiamarmi [[moglie]]. Sono la tua amante. Moglie è una parola così brutta. La tua "amante fissa" è così tangibile e piacevole... (Gloria: pagp. 171, 1987)
*L'[[intelligenza]] è poco più di un doppio decimetro col quale vengono misurate le opere infinite delle circostanze. (pag 250, 1987)
*Le cose diventano più dolci quando sono perdute. Lo so: perché una volta volevo qualcosa è l'ho ottenuta. È stata la sola cosa che abbia mai voluto davvero, Dot.E quando l'ho ottenuta mi si è ridotta in polvere fra le mani. (Anthony: pag 277, 2012 Mondadori)
*E questo mi ha insegnato che non si può avere niente, non si può avere assolutamente niente. Perché il desiderio inganna.È come un raggio di sole che guizza qua e là in una stanza. Si ferma e illumina un oggetto insignificante, e noi poveri sciocchi cerchiamo di afferrarlo: ma quando lo afferriamo il sole si sposta su qualcos'altro e la parte insignificante resta, ma lo splendore che l'ha resa desiderabile è scomparso.. (Anthony: pag 278, 2012 Mondadori)
*C'era una certa benignità nell'[[ubriachezza]]: c'era quell'indescrivibile splendore che essa recava, simile ai ricordi di serate effimere e svanite. (pagp. 378, 1987)
*Il vincitore appartiene alle spoglie. (2006)
 
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*La vita si osserva molto meglio da una finestra sola.
*Sono contenta che sia una bambina. E spero che sia [[stupidità|stupida]]: è la miglior cosa che una [[donna]] possa essere in questo mondo, una [[bellezza|bella]] piccola stupida. (pag 26)
*Non vi capita mai di aspettare il [[giorno]] più lungo dell'anno per poi non accorgervene? Io aspetto sempre il giorno più lungo e poi quando arriva non me ne accorgo. (pagp. 19-20)
*Ma in Gatsby c'era stato un cambiamento semplicemente sconcertante: splendeva, né più né meno: senza una parola né un gesto di trionfo, un benessere nuovo emanava da lui riempiendo la stanza.
*Anche in quel pomeriggio doveva aver passato dei momenti in cui Daisy non era stata all'altezza dei suoi sogni -e non per colpa sua ma a causa della colossale vitalità dell'illusione di lui.
* Avevo voglia di uscire a passeggio verso il parco nel crepuscolo tenero, ma ogni volta che cercavo di andarmene mi trovavo immischiato in qualche strana discussione stonata che mi inchiodava sulla seggiola come vi fossi legato con una corda. Eppure, alta sulla città, la fila delle nostre finestre gialle deve aver comunicato la sua parte di segreto umano allo spettatore casuale nella strada buia e mi parve di vederlo guardare in su incuriosito. Ero dentro e fuori, contemporaneamente affascinato e respinto dalla inesauribile varietà della vita. (pagp. 40)
* È sempre triste guardare con occhi nuovi le cose su cui hai già speso le tue capacità di adattamento.
* Sorrise con aria comprensiva, molto più che comprensiva. Era uno di quei sorrisi rari, dotati di un eterno incoraggiamento, che si incontrano quattro o cinque volte nella vita. Affrontava – o pareva affrontare – l'intero eterno mondo per un attimo, e poi si concentrava sulla persona a cui era rivolto con un pregiudizio irresistibile a suo favore. La capiva esattamente fin dove voleva essere capita, credeva in lei come a lei sarebbe piaciuto credere in se stessa, e la assicurava di aver ricevuto da lei esattamente l'impressione che sperava di produrre nelle condizioni migliori. Esattamente a questo punto svaniva, e io mi trovavo di fronte a un giovane elegante che aveva superato da poco la trentina e la cui ricercatezza nel parlare rasentava l'assurdo. (pagp. 52)
* Gli occhi grigi striati dal sole fissavano il vuoto, ma lei aveva deliberatamente preso le redini dei nostri rapporti e per un momento credetti di amarla. Ma sono molto lento a pensare e pieno di regole interiori che agiscono sui miei desideri. (pagp. 63)
* Era visibilmente passato attraverso due stadi e stava entrando in un terzo. Dopo l'imbarazzo e la gioia che non ragiona, era divorato dallo stupore per la presenza di lei. Era stato così a lungo pieno di quest'idea, l'aveva sognata in tutto il suo svolgimento e aspettata a denti stretti, per così dire, arrivando a un livello inconcepibile di intensità. Ora, per reazione, si stava scaricando come un orologio dalla molla troppo tesa. (pagp. 98)
* Perfino in quel pomeriggio dovevano esserci stati momenti in cui Daisy non era riuscita a stare all'altezza del sogno, non per sua colpa, ma a causa della vitalità colossale dell'illusione di lui che andava al di là di Daisy, di qualunque cosa. Gatsby vi si era gettato con passione creatrice, continuando ad accrescerla, ornandola di ogni piuma vivace che il vento gli sospingesse a portata di mano. Non c'è fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore. (pagp. 102)
*È inevitabilmente sconfortante guardare attraverso nuovi occhi cose alle quali abbiamo già applicato la nostra visuale. (p. 126)
*Non si può ripetere il [[passato]]. (p. 133)
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*La gente crede quasi sempre che tutti provino per essa sensazioni molto più violente di quelle che provano in realtà: crede che l'opinione degli altri oscilli sotto grandi archi di approvazione o disapprovazione. (p. 81)
*La guardia più forte è posta ai cancelli del nulla, disse. Forse perché la condizione di vuoto è troppo vergognosa per venir divulgata. (pag 85)
*La [[genialità]], la versatiltà della [[follia]] è parente alla ineluttabilità del'[[acqua]] che filtra attraverso, sopra e intorno a una diga. È necessario il fronte unito di molte persone per resistere a essa. (pagp. 231)
*Quando si è soli nel [[corpo]] e nello [[spirito]] si ha bisogno di [[solitudine]], e la solitudine causa altra solitudine. (pagp. 244)
*Gli [[uccello|uccelli]] vanno d'accordo nel loro nido. (p. 285)
*Non si sa mai esattamente quanto spazio si occupi nella vita della gente.
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===Citazioni===
*''Un monarca può creare una sola regina''. (pagp. 127)
*''Le [[malignità]] non ci offendono come avrebbero offeso le nostre madri''. (pagp. 130)
*''Spesso gli uomini non si accorgono dei momenti in cui potrebbero avere come niente una donna''. (p. 134)
*''Quanto più sai, tanto più c'è da esplorare, e trovi sempre dell'altro''. (pagp. 165)
*''I sentieri della vita erano come le rotte di un [[aereo]], nessuno sapeva dove fossero''. (pagp. 248)
*''Non esistono secondi atti nella vita degli americani''. (pagp. 264)
*''La tragedia di quegli uomini stava nel fatto che nulla, nella loro [[esistenza]], aveva mai affondato i denti in profondità''. (p. 264)
 
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*''[[Il grande Gatsby (film 2013)|Il grande Gatsby]]'', 2013.
 
== Altri progetti==
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===Opere===