Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quarta stagione): differenze tra le versioni

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*'''William Feathersmith''': [[Gengis Khan]] Feathersmith. Oppure [[Alessandro Magno]] Feathersmith. Ho tutto quello che è possibile avere, ma ho ancora molta fame.<br>'''Hecate''': "Pianse perché non c'erano più mondi da conquistare."<br>'''William Feathersmith''': Cosa?<br>'''Hecate''': È di Alessandro Magno. "Pianse perché non c'erano più mondi da conquistare."<ref>«That was Alexander the Great. He cried because he had no more worlds to conquer.»</ref> Immagino... Immagino che lui fosse un po' simile a lei, signore.<br>'''William Feathersmith''': La sai una cosa, Hecate? Vorrei tanto poter ritornare a Cliffordville e ricominciare da capo, iniziare tutto da zero perché è stato conquistare la parte entusiasmante! "Conquistare", non "possedere"!
 
*Il [[piacere]] non è nel [[possesso|possedere]], ma nella disperata lotta per possedere. ('''Signorina Devlin''')
 
*'''William Feathersmith''': Facciamo così: lei mi rispedisce indietro nel tempo, mi rimanda a Cliffordville, ma voglio avere l'aspetto che avevo allora, [[regole dalle serie televisive|regola]] numero uno!<br>'''Signorina Devlin''': Concesso.<br>'''William Feathersmith''': Numero due: voglio ricordare tutto perfettamente tutto quello che è accaduto negli ultimi cinquant'anni! Voglio che tutti questi ricordi non vengano minimente toccati!<br>'''Signorina Devlin''': Concesso anche questo, signor Feathersmith.<br>'''William Feathersmith''': Numero tre: voglio che la città sia esattamente com'era, con le stesse identiche persone che io mi ricordo!<br>'''Signorina Devlin''': Non c'è alcun problema. Desidera altro?<br>'''William Feathersmith''': E per finire, voglio che il tutto accada subito!<br>'''Signorina Devlin''': Il tempo non ha assolutamente importanza. Scelga un orario e quell'orario verrà rispettato. <br>'''William Feathersmith''': Ora dobbiamo parlare del prezzo.<br>'''Signorina Devlin''': Sì, signor Feathersmith, del prezzo!<br>'''William Feathersmith''': Be', suppongo che di solito il pagamento sia... quello che a voi piace chiamare "l'anima".<br>'''Signorina Devlin''': A volte, signor Feathersmith, questa è una parte integrante dell'accordo, ma nel suo caso abbiamo già ottenuto la sua anima tempo fa, almeno credo. Un attimo che voglio controllare. Ah... Ecco qui! {{NDR|Prende un fascicolo da un cassetto del suo ufficio}} Il crollo delle obbligazioni della Trans-Mississippi, la società che lei ha comprato e manipolato. Con quell'imbroglio lei ha rovinato centinaia di persone. E da qui risultano anche quattro suicidi. Credo che gran parte della sua anima sia passata a noi poco tempo dopo. Ci sono molti altri casi. Sotto "vita privata", nono volume ci sono "accordi d'affari", "pensieri e sogni del subconscio". Ah, ecco qui, "omicidi indiretti", persone che ha spinto alla rovina, alla povertà, alla disperazione e infine alla morte. No, signor Feathersmith, temo che la sua anima ormai non appartenga più a lei.<br>'''William Feathersmith''': E allora quale sarebbe il prezzo?!<br>'''Signorina Devlin''': Contanti, liquidi, soldi, verdoni, denaro! Ho qui una stima del suo patrimonio attuale. Se venisse liquidato in questo momento, varrebbe esattamente... 36 milioni 891 mila 412 dollari e 14 centesimi.<br>'''William Feathersmith''': Siete molto accurati!<br>'''Signorina Devlin''': Ma certo, signor Feathersmith, noi dobbiamo esserlo. Allora, quello che lei chiede ha un prezzo irrisorio. La somma totale, che per lei comprende il trasporto temporale, i vestiti, la conservazione della memoria e il mantenimento della città nella sua forma storicamente accurata, compresi i cittadini è di... 36 milioni 891 mila dollari, che le lascia un attivo di... {{NDR|Appare una penna nella sua mano}} 1412 dollari e 14 centesimi.<br>'''William Feathersmith''': Lei è una ladra!