Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quarta stagione): differenze tra le versioni

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*Milioni di persone comuni in tutto il mondo vogliono vederla! I ragazzini rompono i salvadanai, le madri saltano addirittura il pranzo e gli uomini sacrificano i soldi destinati alle sigarette per comprare i biglietti del cinema e sfuggire almeno per qualche istante, alla loro miseria quotidiana! E tutto ciò grazie al loro idolo: Ann Alexandra! Lei è come se fosse in una favola e fa ciò che loro sognano da sempre, ma che non potranno mai avere! ('''E.T. Watson''')
 
*Alla più brillante star, alla prima attrice più conturbante, alla donna più bella del mondo... Ann Alexandra, che ha appena acconsentito a essere al mio fianco in ''Beowulf''! ('''Roger Hackett''') {{NDR|[[Brindisi dalle serie televisive|brindisi]]}}
 
*'''Sam''': George, il vecchio vuole un altro controllo su queste entrate.<br>'''George P. Hanley''': Perché?<br>'''Sam''': È una pratica personale. È uno così ricco che potrebbe sanare il debito pubblico con gli spicci!<br>'''George P. Hanley''': Non hai controllato tu quando hai fatto le pratiche?<br>'''Sam''': Sì.<br>'''George P. Hanley''': Quindi, perché controllare di nuovo? Non lo trovo efficiente! È solo uno spreco di tempo!<br>'''Sam''': George, quanto fai alla settimana?<br>'''George P. Hanley''': Be', come te: 98, e 50!<br>'''Sam''': Caro mio, questo tizio è così ricco che guadagna più di 98, e 50 ogni volta che si allaccia le scarpe! Quindi, spreca il tuo tempo!
 
*'''George P. Hanley''': Signorina, si occupa lei di questi? Sono sudici. {{NDR|Lele porge i guanti}}<br>'''Ann Lawson''': Certo, signor Hanley. {{NDR|Gettagetta i guanti nel cestino}}<br>'''George P. Hanley''': Non si possono far pulire?<br>'''Ann Lawson''': Conviene buttarli, signore! Calcolando le [[tasse]], ci costa meno!
 
*'''George P. Hanley''': Io ero convinto che non ci fosse più niente al mondo che già non possedessi!<br>'''Masters''': Non ce la farà a tenere il passo con la produttività americana! Dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a spendere! Lei deve riuscire a non avere troppi liquidi se no il governo escogiterà nuove tasse apposta per lei!
 
*'''George P. Hanley''': Ormai non lo trovo affatto divertente comprare di tutto. Quando ero povero ero felice di comprare un'auto di seconda mano. Felice come un bimbo che aspetta Natale! Ora invece non c'è anticipazione, non c'è attesa! Firmo solo assegni!<br>'''Masters''': Oh, si sente un po' giù, signor Hanley.<br>'''George P. Hanley''': Ero felice per le piccole cose come un cono gelato quando faceva caldo, o una partita, o andare al parco a fare una bella passeggiata. Ora, se decido di andare al parco, quattro persone mi avvicinano per chiedermi se lo voglio comprare il parco! Masters, io non voglio comprare più niente!<br>'''Masters''': È eversione, signore!<br>'''George P. Hanley''': Lei è pazzo! Ma che cosa dice?!<br>'''Masters''': È anti-americano! [[Comprare]] è il nostro stile di vita! Pensi agli uomini che lavorano in borsa la cui vita dipende solo dalle sue commissioni! Hanno figli, bocche da sfamare! No, signor Hanley, non può smettere di comprare! Mai! Comprare è il suo destino! Non può smettere ormai! Faccia il suo dovere! Faccia il suo dovere!
 
*I [[soldi]] non ti servono quando hai tutto. Che fai? Ti siedi e li guardi? La posizione! Il potere! Ecco! Ecco cosa conta di più a questo mondo! ('''George P. Hanley''')
 
*Se "libertà" è il nostro grido di battaglia, "giustizia" e "clemenza" saranno la nostra gloria! ('''George P. Hanley''')
 
*Non importa cosa desideri perché io sarò sempre io, non cambierò mai. George P. Hanley, vocazione: fallito! Com'è quella citazione? "Gli uomini, molto spesso, sono responsabili del proprio destino." Il problema, caro Attila, non si trova nel destino, ma in noi stessi.<ref>{{Cfr}} [[William Shakespeare]], ''[[Giulio Cesare (Shakespeare)|Giulio Cesare]]'', atto I, scena II. «A volte gli uomini sono padroni del loro destino; la colpa, caro Bruto, non è delle stelle, ma nostra, che ne siamo dei subalterni.»</ref> ('''George P. Hanley''')
 
*Il signor George P. Hanley, ex perdente incallito, ora... genio! Un uomo comune, senza onore e successo che la vita tratta senza riguardi. Tuttavia un uomo abbastanza saggio da avere scelto un desiderio straordinario che fa di lui il soddisfatto ed eterno padrone della sua altruistica vita ai confini della realtà. ('''Narratore''')