Louis-Ferdinand Céline: differenze tra le versioni

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*Il giorno che si fosse reso necessario, già avevo accumulato in me quasi quanto basta per potermi prendere il lusso di morire... (p. 8)
*M'ero abbuffato d'infinito. (p. 8)
*Li credi malati tu ?.. Uno geme.. un altro rutta... quello barcolla... questo è pieno di pustole... Vuoi vuotar la [[sala d'aspetto]] ? Istantaneamente ?... anche di quelli che s'accaniscono ad espettorare fino a farsi schiattare il petto ? Proponi una botta di cinema! ... un aperitivo gratis, sbattuto in faccia! ... vedrai quanti ne resteranno... Se vengono a cercarti, è soprattutto perché si scocciano. Mica ne vedi uno la vigilia d'una festa... Ai disgraziati, ricorda quel che ti dico, manca un'occupazione, mica la salute... Voglion semplicemente che tu li distragga, che tu li metta di buon umore, che tu li interessi coi loro rutti... i loro gaz... i loro scricchiolii.. che tu gli scopra delle flatuosità... delle febbriciattole... dei borborigmi... degli inediti! ... Che tu ti dilunghi... che tu t'appassioni... Per questo hai la tua laurea... Ah! Divertirsi con la propria morte mentre uno sta fabbricandosela, ecco tutto l'Uomo, Ferdinand! (p. 10)
*Tu mica sei sempre stato così rincoglionito come oggi, abbruttito dalle circostanze, il mestiere, il bere, le sottomissioni più funeste... Te la senti, per un momentino, di tornare alla poesia ?... di fare un salterello di cuore e di minchia alla lettura di un'epopea, tragica certo, ma nobile... sfavillante!... Te ne credi capace ?... (p. 11)
*Un'eternità di silenzio non basterà a consolarli!... (p. 12)