Eduardo Galeano: differenze tra le versioni

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*Come tutti gli uruguagi, avrei voluto essere un calciatore. Giocavo benissimo, ero un fenomeno, ma soltanto di notte, mentre dormivo; durante il giorno ero il peggior scarpone che sia comparso nei campetti del mio paese. (''Confessione dell'autore'')
*Ma [[Juan Alberto Schiaffino|''Pepe'' (Beppe) Schiaffino]] coi suoi passaggi magistrali orchestrava il gioco di squadra come se stesse osservando il campo dal punto più alto della torre dello stadio, ed [[Julio Abbadie|''El Pardo'' (il Bruno) Abbadie]] faceva scorrere la palla sulla linea bianca laterale e si lanciava con gli stivali delle sette leghe distendendosi senza sfiorare il pallone né toccare i propri avversari: e io non avevo altro rimedio che ammirarli, avevo addirittura voglia di applaudirli. (''Confessione dell'autore'')
*E quando il buon [[Calcio (sport)|calcio]] si manifesta, rendo grazie per il miracolo e non mi importa un fico secco di quale sia il club o il paese che me lo offre. (''Confessione dell'autore'')
*Il colombiano [[Carlos Valderrama]] ha i piedi storti e la stortura gli serve per nascondere meglio il pallone.
*Ci sono alcuni paesi e villaggi del [[Brasile]] che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio. (''La festa'')