Martina Navrátilová: differenze tra le versioni

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m →‎Citazioni di Martina Navrátilová: archiviostorico.corriere su archive.org using AWB
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*{{NDR|Rivolta a una giocatrice che si era rifiutata di darle la mano a fine partita}} Avresti bisogno di un carrarmato per battere una come me.<ref name=ubaldo>Citata in [[Ubaldo Scanagatta]], ''[http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/04/07/315139-navratilova.shtml Navratilova ha un cancro]'', ''Ubitennis.com'', 7 aprile 2010.</ref>
*{{NDR|Sulla stampa inglese}} Credo nella [[libertà di stampa]], ma cosa ne pensate della libertà dalla stampa? <ref>Citata in Piero Pardini, ''[http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132811-citazioni_bordo_campo_novembre.shtml Citazioni a bordo campo]'', ''Ubitennis.com'', novembre 2008.</ref>
*Di tutta la vita, l'unica cosa importante resta la consapevolezza del lavoro fatto.<ref>Citata in Gianni Riotta, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/novembre/17/ciao_Martina_resterai_migliore_co_0_9411176629.shtml Ciao Martina, resterai la migliore]'', ''Corriere della sera'', 17 novembre 1994.</ref>
*Ero così testarda e indipendente, che ero più americana che ceca fin da bambina.<ref>Citata in Piero Pardini, ''[http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml Citazioni a bordo campo]'', ''Ubitennis.com'', giugno 2008.</ref>
*Il momento della [[vittoria]] è troppo breve per vivere solo di quello e niente altro.<ref name=ubaldo/>
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*Ogni generazione ha il suo "maestro", Roger è magico, un po' perché rende tutto così facile, perché regala sempre un tocco di genialità e perché sembra fare tutto senza sforzo.<ref>Citata in [[Vincenzo Martucci]], ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/luglio/04/Laver_onore_essere_paragonato_lui_ga_10_0507042787.shtml Laver: «Un onore essere paragonato a lui»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 luglio 2005.</ref>
*Ogni volta che una tennista deve affrontare [[Serena Williams]] si può dire che ha un brutto tabellone. Serena non ha quell'handicap. Non deve giocare contro se stessa.<ref name=ovvi/>
*{{NDR|Riferita a [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]], l'ultimo torneo con montepremi diversi tra uomini e donne, all'epoca}} Se per avere lo stesso montepremi degli uomini dobbiamo giocare tre set su cinque, siamo disposte a farlo...<ref>Citata in Gaia Piccardi, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/26/Federer_Williams_battaglia_dei_sessi_co_9_060626113.shtml Federer-Williams, la battaglia dei sessi]'', ''Corriere della Sera'', 26 giugno 2006.</ref>
*Se non ci fosse più il doppio, ai tornei al venerdì resterebbero soltanto 8 giocatori, al sabato quattro, alla domenica due... ma che tristezza! Nel [[golf]] fino all'ultimo restano almeno 40... e la gente vuole vedere tutti, c'è ricambio, varietà.<ref name=doppio/>
*{{NDR|Giustificando la sua scelta di lasciare il proprio Paese per trasferirsi negli Stati Uniti}} Solo così posso diventare una campionessa. Mi vogliono far giocare la Coppa Europa e impedirmi di giocare i tornei più importanti.<ref>Citata in [[Rino Tommasi]], ''Maledette classifiche. Tra boxe e tennis, vita e imprese di 100 campioni'', Lìmina, Milano, 2012, p. 148, ISBN 88-6041-134-1.</ref>