Il grande dittatore: differenze tra le versioni
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*Durante l'ultimo anno della grande guerra la Tomania cominciò a indebolirsi. All'interno era scoppiata la rivoluzione. I suoi diplomatici chiedevano la pace, mentre al fronte l'esercito continuava a combattere, sicuro che la sua macchina bellica avrebbe sconfitto il nemico.
*Rivolta in Tomania: il partito hynkeliano si impadronisce del potere. Nel frattempo il soldato ebreo ha perso la memoria ed è rimasto ricoverato in un ospedale militare per molti anni, ignora il profondo cambiamento avvenuto in Tomania. Il dittatore Hynkel governa col pugno di ferro. Sotto l'emblema delle croci accoppiate la libertà è stata bandita e l'unica voce che si ode è quella di Hynkel. ('''Voce narrante''')
*Adenoid Hynkel ha detto: "Ieri la Tomania era a terra oggi è risorta." {{NDR|Hynkel ricomincia a parlare}} "La democrazia fa schifo. La libertà fa schifo. La libertà di parola fa schifo. La Tomania ha il più grande esercito del mondo. La più grande marina del mondo. Ma per restare grandi dobbiamo sacrificarci. Dobbiamo stringerci la cinta." Il fui parla ora al maresciallo Herring, ministro della guerra. Ora si rivolge al ministro dell'interno Garbitsch. Sua eccellenza ricorda le prime lotte sostenute insieme ai suoi fedeli camerati. Sua eccellenza ha vantato le doti della razza ariana. Sua eccellenza ha fatto qualche apprezzamento sulla razza ebraica. In conclusione il fui ha osservato che nei riguardi del resto del mondo egli nutre soltanto intenzioni pacifiche. ('''Heinrich Schtick''', traduttore
*Sua eccellenza sembra compiaciuto dall'accoglienza di un gruppo di bambini tomanici con le loro madri. Una madre gli porge la sua bambina. La piccina sorride e sembra voler dimostrare il proprio entusiasmo. {{NDR|quando Hynkel lascia la bambina si ritrova con la mano sporca}} Sua eccellenza lascia la scena del suo trionfo e rientra alla cancelleria per la Hynkel strasse dove troneggiano i capolavori della Tomania: la ''Venere di oggi'' e il ''Pensatore di domani''. {{NDR|si vedono le versioni della ''[[Venere di Milo]]'' e de ''[[Il pensatore]]'' di [[Rodin]] che fanno il saluto romano}} ('''Heinrich Schtick''', traduttore
*Dobbiamo far sì che il popolo li odi. Secondo me la violenza contro gli ebrei può far dimenticare lo stomaco vuoto. ('''Garbitsch''')
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