Giuseppe Ungaretti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo
Riga 25:
*Alcuni imitatori di Ungaretti, esasperando il suo modo di scrivere in manierismo, crearono il vero ermetismo, un modo di poetare quindi, non originale, che degenerò in una indecifrabile e gratuita oscurità. ([[Umberto Marvardi]])
*Prima che il ''Crotone'' mi venga consegnato, arrivato sulla mezzanotte con una macchina da [[Catanzaro]] Lido, fa il suo ingresso all'Ariston, Ungaretti. Messinetti è il primo ad avvistare il poeta mentre entra in teatro, e dice con voce a stormo:<br/>— Abbiamo in sala il poeta Giuseppe Ungaretti!<br/>A questo annunzio platea e galleria rizzatesi in piedi prorompono in un galoppo di cavalleria inciso con le mani, mentre Ungaretti, pallido, rollante, si fa strada tra la gente, guadagnando il palcoscenico come una bàttima scandita dai marosi. Saluta tutti con un sorriso sbalordito, siede sempre un po' pallido, ringrazia la sala agitando a più riprese la mano, poi dice a se stesso più che agli altri:<br/>— Mai mi era successa una cosa cosí… Dei contadini… Degli operai… ([[Leonida Rèpaci]])
*[...] Ungaretti fu nominato professore di ruolo di '''Storia della Letteratura italiana moderna e contemporanea''' nel 1942. Credo che allora quella di Ungaretti fosse l'unica cattedra di ruolo di questo insegnamento in Italia. [...] La nascita di questa cattedra era stata contrassegnata da un'etichetta, per la verità, un po' sciagurata; era infatti stato nominato professore di ruolo ''per chiara fama'' in base ad una legge che risaliva al Risorgimento. [...] Del resto, pochi potevano vantare una fama ''chiara'' come quella di Ungaretti. Di questo tutti noi, che ruotavamo attorno alla sua cattedra, eravamo convinti. Eppure [...] presto molte nubi, più o meno cupe, si addensarono sulla cattedra di Ungaretti a Roma.<br/> (Tratto dal libro '''Ungaretti e la cultura romana''', capitolo su ''Ungaretti professore: una cattedra difficile'', di [[Luigi Silori]], 1983, Bulzoni Editore)
 
==Note==