Giuseppe Ungaretti: differenze tra le versioni
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*Alcuni imitatori di Ungaretti, esasperando il suo modo di scrivere in manierismo, crearono il vero ermetismo, un modo di poetare quindi, non originale, che degenerò in una indecifrabile e gratuita oscurità. ([[Umberto Marvardi]])
*Prima che il ''Crotone'' mi venga consegnato, arrivato sulla mezzanotte con una macchina da [[Catanzaro]] Lido, fa il suo ingresso all'Ariston, Ungaretti. Messinetti è il primo ad avvistare il poeta mentre entra in teatro, e dice con voce a stormo:<br/>— Abbiamo in sala il poeta Giuseppe Ungaretti!<br/>A questo annunzio platea e galleria rizzatesi in piedi prorompono in un galoppo di cavalleria inciso con le mani, mentre Ungaretti, pallido, rollante, si fa strada tra la gente, guadagnando il palcoscenico come una bàttima scandita dai marosi. Saluta tutti con un sorriso sbalordito, siede sempre un po' pallido, ringrazia la sala agitando a più riprese la mano, poi dice a se stesso più che agli altri:<br/>— Mai mi era successa una cosa cosí… Dei contadini… Degli operai… ([[Leonida Rèpaci]])
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==Note==
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