Riccardo Mannerini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sistemo, ma la voce andrebbe sistemata ulteriormente
sistemo
Riga 1:
'''Riccardo Mannerini''' (1927 – 1980), musicista e poeta italiano.
 
 
==Citazioni di Riccardo Mannerini==
*Signore, io sono Irish, quello che non ha la bicicletta. (da ''Signore Io Sono Irish'', 1968)
*''Come potrò dire a mia madre che ho paura?''<ref>Da questa poesia deriva la canzone ''Il Cantico dei Drogati'' di [[Fabrizio De André]].</ref> (da ''Eroina'', 1968)
*La Bicicletta di Irish è la Fede, in senso lato, ovviamente, la fede in qualcosa, la molla che ci spinge, è l'energia che ci scorre dentro. (da ''Un poeta cieco di rabbia'')
*Ti smonto come una sveglia. (da ''Un poeta cieco di rabbia'')
*La focaccia è la cosa più fetida del mondo. (da ''Un poeta cieco di rabbia'')
 
==''Il sogno e l'avventura''==
*''Signore, sono qui, io sono IrishHairisch, | quello che non ha la bicicletta. (da ''Signore, Ioguardami, Sonoio Irishsono Hairisch'',; p. 196871)
*''Come potrò dire | a mia madre | che ho paura?''<ref>Da questa poesia deriva la canzone ''Il Cantico dei Drogati'' di [[Fabrizio De André]].</ref> (da ''Eroina'', prima del 1968; p. 156)
 
==Citazioni da opere==
Line 15 ⟶ 18:
 
==Citazioni su Riccardo Mannerini==
*Mannerini mi ha insegnato che essere intelligenti non significa tanto accumulare nozioni, quanto selezionarle una volta accumulate, cercando di separare quelle utili da quelle disutili. [...] Questa capacità di analisi, di osservazione, praticamente l'ho imparata da lui. Mi ha anche influenzato a livello politico, rafforzando delle idee che già avevo. Sicuramente è stata una delle figure più importanti della mia vita. ([[Fabrizio De André]])
*Riccardo Mannerini era un altro mio grande amico. Era quasi cieco perché quando navigava su una nave dei Costa una caldaia gli era esplosa in faccia. È morto suicida, molti anni dopo, senza mai ricevere alcun indennizzo. Ha avuto brutte storie con la giustizia perché era un autentico libertario, e così quando qualche ricercato bussava alla sua porta lui lo nascondeva in casa sua. E magari gli curava le ferite e gli estraeva i proiettili che aveva in corpo. Abbiamo scritto insieme il Cantico dei Drogati, che per me, che ero totalmente dipendente dall'alcool, ebbe un valore liberatorio, catartico. Però il testo non mi spaventava, anzi, ne ero compiaciuto. È una reazione frequente tra i drogati quella di compiacersi del fatto di drogarsi. Io mi compiacevo di bere, anche perché grazie all'alcool la fantasia viaggiava sbrigliatissima. ([[Fabrizio De André]])
 
Line 22 ⟶ 25:
 
==Bibliografia==
*Riccardo Mannerini, ''UnIl poetasogno ciecoe dil'avventura. rabbiaPoesie 1955 – 1980'', a cura di Francesco De Nicola e Maria Teresa Caprile, con uno scritto di Mario Macario e interviste di Ugo Mannerini, Liberodiscrivere editoreedizioni, Genova, 20042009. ISBN 9788873880455978-88-7388-236-7
 
==Altri progetti==