Emiliano Brancaccio: differenze tra le versioni

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*Dei [[Marxismo|marxisti]] talvolta si dice che evocano la crisi capitalistica di continuo, e che solo per questo finiscono presto o tardi per avere ragione, un po' come un pendolo rotto che segna l'ora giusta almeno due volte al giorno. [...] per quei sedicenti discepoli che tendono a scambiare l'analisi di [[Karl Marx|Marx]] per una banale teleologia, la battuta non sembra del tutto inappropriata. Bisognerebbe però trovare un'immagine speculare per quegli esponenti del paradigma dominante ai quali capita di dichiarare che va tutto bene anche nel mezzo di una situazione palesemente fuori controllo. Ad esempio, potremmo dire che il loro comportamento ricorda quei semafori che continuano imperturbabili ad alternare il rosso e il verde anche al cospetto di un gigantesco ingorgo.<ref>Da E. Brancaccio e M. Passarella, ''L'austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa'', Il Saggiatore, Milano, 2012, cap. 7.</ref>
*La lezione di [[Louis Althusser|Althusser]] è in tal senso più che mai attuale: il movimento della storia dovrebbe in generale esser considerato "un processo senza soggetto", che sceglie i suoi protagonisti solo tra coloro che riescono ad assecondarne il corso e magari ad intercettare i suoi snodi, le sue congiunture, le sue contraddizioni interne, prima e meglio di altri.<ref>Da E. Brancaccio e M. Passarella, ''L'austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa'', Il Saggiatore, Milano, 2012, cap. 5.</ref>
*[...] la ricerca economica non conferma che il deficit pubblico sia l'unica determinante dei differenziali tra i tassi d'interesse, né che sia sempre la più importante. Le analisi empiriche rivelano infatti che gli spread sui tassi d'interesse sono correlati a numerose variabili: in particolare anche ai deficit e ai debiti verso l'estero, privati e pubblici.<ref>Da ''La bilancia commerciale? pesa quanto deficit e debito'', ''Il Sole 24 Ore'', 19 agosto 2011; riportato in [http://www.emilianobrancaccio.it/wp-content/uploads/2011/08/brancaccio-sole24-ore-190811.pdf EmilianoBrancaccio.it].</ref>
*Il fatto che l'oltranzismo pro-euro sia diffuso soprattutto tra gli eredi del movimento operaio novecentesco implica automaticamente che una uscita "gattopardesca" dalla moneta unica sia oggi l'eventualità più probabile. Si tratta di un cortocircuito funesto, ed è difficile dire se ci sia ancora tempo e modo per cercare di spezzarlo.<ref>Da ''L'oltranzismo pro-euro favorisce i gattopardi'', ''Il manifesto'', 27 febbraio 2014; riportato in ''[http://www.emilianobrancaccio.it/2014/02/27/5237/ EmilianoBrancaccio.it]''.</ref>
*Le analisi di cui disponiamo indicano che se il governo greco avesse deciso di uscire dall'euro e attuare un minimo di politica espansiva, per qualche anno il Paese avrebbe avuto bisogno di un finanziatore estero che lo aiutasse a coprire l'eccesso di importazioni sulle esportazioni. Quel finanziatore esisteva? [[Alexis Tsipras|Tsipras]] ha dichiarato che nessuno si è fatto avanti, mentre altri hanno affermato il contrario. Questo punto solleva rilevanti questioni economiche e geopolitiche: finché non verrà chiarito sarà difficile dare una valutazione definitiva sulle mosse del Premier greco.<ref>Dall'intervista di Luca Sappino, ''[http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/09/22/news/brancaccio-tsipras-farebbe-bene-a-preparare-comunque-la-grexit-1.230677 Gli obiettivi del memorandum sono insostenibili]'', ''l'Espresso.it'', 22 settembre 2015.</ref>