Aldo Palazzeschi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Giacomanni (discussione | contributi)
→‎Citazioni su Aldo Palazzeschi: Aggiunta citazione di Luigi Baldacci
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Giacomanni (discussione | contributi)
aggiunta citazione
Riga 32:
*[[Realismo]] e surrealismo, hanno dichiarato credendo di muovermi un rimprovero. Ma la nostra vita non è proprio così? Realismo e surrealismo. Poveri coloro che hanno soltanto del realismo nella loro esistenza. E surrealista io lo fui fin dal mio primo vagito.<ref>Dall'intervista di Mario Picchi, ''Sono nato poeta muoio prosatore'', in ''La Fiera Letteraria'', IV, 46, 13 novembre 1949, pp. 1-2.</ref>
*[[Roma]], Roma, Roma, Roma: giovane e decrepita, povera e miliardaria, intima e spampanata, angusta e infinita.<ref>Citato in Elena Stancanelli, [http://roma.repubblica.it/dettaglio/la-citta-il-principe-e-checco-vita-e-romanzo-di-palazzeschi/1341023/1 ''La città, il Principe e Checco. Vita e romanzo di Palazzeschi''], ''Repubblica.it'', 16 luglio 2007.</ref>
*Tutta questa libertà sessuale in fondo è una non libertà. Si ha quasi l'obbligo di fare le cose. La vera libertà sessuale son cose intime che ciascuno deve lavorare da sé.<ref>Citato in Oretta Bongarzoni, [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornali/CFI0360717/1974/n.224 ''Se ne è andato via in fretta prima che lo sfrattassero''], ''Paese sera'', 18 agosto 1974.</ref>
*Vivo al centro di Roma fra le chiese più famose e più fervidamente officiate, le chiese sono una accanto all'altra come gli alberi nelle foreste, e dalla mattina fino a notte è tutto un suonar di campane d'ogni timbro e di ogni calibro. In una sonnolenza dolce mi abbandono, mi lascio trasportare, ho l'impressione di aver messo le ali e di volare: sono in Paradiso. Un acconto solamente.<ref>Da ''Ho messo le ali'' in ''Tema: Natale. Svolgimento di 16 celebri scrittori'', in ''Il Lavoro illustrato'', Roma, III, 51, 21-28 dicembre 1952, p. 14.</ref>
*Vivo la situazione [[spiritualità|spirituale]] degli uomini del nostro tempo. Non sono [[Cristianesimo|cristiano]] alla cieca, come forse lo si era un secolo fa. Ma le dirò che è la guerra che riattizza il cristianesimo. Ho scritto ''Due imperi... mancati'' nel 1920 e ''Tre imperi... mancati'' nel 1945. Sono libri che non amo e non vorrei averli scritti, soprattutto il secondo. Comunque in essi c'è un fondo cristiano: la guerra riavvicina a Dio.<ref>Dall'intervista di Ennio Cavalli, ''Palazzeschi vuol divertirsi'', in ''La Fiera Letteraria'', XLVIII, 40, 1 ottobre 1972, pp. 10-11.</ref>