Maxence Fermine: differenze tra le versioni

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Aggiunte citazioni da "L'apicoltore", terzo libro della trilogia dei colori, dopo "Neve" e "Il violino nero".
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*L'ho suonato solo una volta il [[violino]] nero. Tanto tempo fa. È come l'amore. Quando hai amato una volta fai di tutto per dimenticartene. Non c'è niente di peggio che essere stati felici una volta nella vita. Da quel momento in poi tutto il resto ti rende infelice.
*La vita è un teatro, e dà solo una rappresentazione.
 
==''L'apicoltore''==
*Quando contemplava i suoi alveari, Aurélien aveva la sensazione che quegli insetti fossero riusciti lì dove l'uomo aveva fallito. Pigiate le une contro le altre, le api mantenevano così una temperatura costante. Si adoperavano insieme per la comunità. In una di quelle occasioni Aurélien si rese conto che, durante la sua lenta evoluzione, l'uomo si era pian piano ma sempre più allontanato dal paradiso. E si sorprese a sognare di diventare un'ape.
*"Le coincidenze non esistono," disse il Faranji. Poi sbuffò una nube di fumo bianco verso la sciarpa d'oro delle stelle.
 
==Bibliografia==
*Maxence Fermine, ''Neve'', traduzione di S. C. Perroni, Bompiani, 1999.
*Maxence Fermine, ''Il violino nero'' traduzione di S. C. Perroni, Bompiani, 2012.
*Maxence Fermine, ''L'apicoltore'' traduzione di S. C. Perroni, Bompiani, 2012.
 
==Altri progetti==