Esopo: differenze tra le versioni

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*Non dobbiamo accogliere con piacere i segni d'amicizia di coloro che antepongono noi, amici di recente data, ai vecchi amici, considerando che, se capiterà anche a noi di essere loro amici da tanto tempo ed essi faranno amicizia con altri, preferiranno costoro. (da ''Il capraio e le capre selvatiche'', 17)
*Bisogna che anche noi, considerando la mutevolezza della vita, non c'illudiamo di godere vicende sempre favorevoli, riflettendo che dopo una lunga bonaccia è necessario che venga una tempesta. (da ''I pescatori che tirano la rete'', 23)
*L'[[assuefazione]] mitiga anche le cose spaventevoli. (da ''La volpe che non aveva mai visto il leone'', 42)
*Prega gli dèi solo quando anche tu fai qualcosa, altrimenti li invocherai invano.<ref>Una simile morale è espressa ne ''Il naufrago'', 53; il tema è attualmente presente in molte culture sotto forma di proverbio: «Aiutati che Dio t'aiuta» o «Aiutati che il ciel t'aiuta» (Christian Stocchi, ''Dizionario della favola antica'', BUR, 2012).</ref> (da ''Il bifolco ed Eracle'', 72)
*Tanto è più forte la concordia, quanto facile a battersi è la discordia.<ref>In ''The Fables of Æsop'', a cura di [[Joseph Jacobs]] (1922) parafrasato in «''[[:en:s:The Fables of Æsop (Jacobs)/The Bundle of Sticks|Union gives strength]]''», corrispondente al [[Proverbi italiani|proverbio italiano]] «L'unione fa la forza». Cfr. [[Plutarco]], ''De garrulitate'', 511c.</ref> (da ''L'agricoltore e i figli discordi'', 86)
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori greci antichi]]