J. Robert Oppenheimer: differenze tra le versioni

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[[Immagine:JROppenheimer-LosAlamos.jpg|thumb|Robert Oppenheimer]]
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'''Julius Robert Oppenheimer''' (1904 – 1967), fisico statunitense.
 
==Citazioni di Robert Oppenheimer==
*{{NDR|Ripensando all'esplosione di Los Alamos}} Abbiamo fatto il lavoro del diavolo.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Testimone del tempo'', SEI, Torino, 1971, p. 213.</ref>
*{{NDR|Commentando il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki}} In un certo senso basilare che nessuna volgarità, umorismo o esagerazione possono dissolvere, i fisici hanno conosciuto il peccato; e questa è una conoscenza che non si può perdere. (da una conferenza al MIT di Boston del 1947)<ref>RiportataCitato in ''Physics in the Contemporary World'', ''Bulletin of the Atomic Scientists'', vol. IV, n. 3, marzo 1948, p. 66. Citato in Giancarlo Sturloni, ''Le mele di Chernobyl sono buone. Mezzo secolo di rischio tecnologico'', Sironi, 2006, p. 223.</ref>)
*{{NDR|Nel 1965, ricordando il [[Trinity (test nucleare)|test di Trinity]]}} Sapevamo che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Alcuni risero, altri piansero, i più rimasero in silenzio. Mi ricordai del verso delle scritture Indù, il [[Bhagavadgītā|Baghavad-Gita]]. [[Vishnu]]<ref>In realtà non si tratta di Viṣṇu, ma di [[Krishna|Kṛṣṇa]], ottavo ''avatāra'' di Viṣṇu.</ref> tenta di convincere il Principe che dovrebbe compiere il suo dovere e per impressionarlo assume la sua forma dalle molteplici braccia e dice, "Adesso sono diventato Morte, il distruttore dei mondi."<ref name=jungk>Cfr.La concitazione ladi Jungk si riferisce a questa citazione di Robert JungkOppenheimer.</ref> Suppongo lo pensammo tutti, in un modo o nell'altro.
:''We knew the world would not be the same. A few people laughed, a few people cried. Most people were silent. I remembered the line from the Hindu scripture, the Bhagavad-Gita. Vishnu is trying to persuade the Prince that he should do his duty, and, to impress him, takes on his multi-armed form and says, 'Now I am become Death, the destroyer of worlds.' I suppose we all thought that, one way or another.'' (citato in ''[http://www.englishclub.com/ref/esl/Quotes/Death/I_am_become_death_the_destroyer_of_worlds._2620.htm I am become death, the destroyer of worlds]'')
*Ci sono dei fanciulli che giocano per le strade, i quali potrebbero benissimo risolvere qualcuno dei problemi di fisica nucleare che mi pongo, proprio perché essi hanno delle forme di percezione che ormai io ho perso da tempo .<ref>RiportataCitato in ''Beaudot A.,La crèativité'', Bordas , Paris, 1973. Citato in Alessandro Antonietti, ''L'intuizione visiva'', Francoangeli, 1995, p. 13.</ref>
 
===Attribuite===
*L'[[ottimismo e pessimismo|ottimista]] pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] sa che è vero.<ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Le Formiche: anno terzo'', Zelig Editore, 1995, § 1516.</ref>
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa frase è in realtà è di [[James Branch Cabell]], autore satirico americano. La frase originaria, contenuta nell'opera ''Lo stallone d'argento'' (1926) è «L'ottimista afferma che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero» («''The optimist proclaims that we live in the best of all possible worlds; and the pessimist fears this is true''»). Oppenheimer ha ripreso questa citazione molto tempo dopo, nei primi anni Cinquanta.<ref>{{Cfr.}} [[Beniamino Placido]], ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/22/dylan-dog-il-sogno-immortale.html Dylan Dog e il sogno immortale]'', ''la Repubblica'', 22 novembre 1996.</ref>
 
==Citazioni su Robert Oppenheimer==
*Un passo della [[Bhagavadgītā|Bhagavad-Gita]], il sacro poema epico degli Hindu, gli venne alla mente:<br />"''Se la luce di mille soli<br />| divampasse nel cielo,<br />| sarebbe come<br />| lo splendore dell'Onnipotente—''"<br />E ancora, quando la sinistra, gigantesca nuvola si sollevò nella sommità sopra il Punto Zero, egli si ricordò di un altro verso dello stesso testo:<br />"''Io sono diventato Morte, il frantumatore dei mondi.''"<ref name=jungk/><ref>È il verso (XI, 32), dove ''kālaḥ'' ("tempo") è stato reso con ''death'' ("morte").</ref><ref>Cfr. con la citazione ''Sapevamo che il mondo...''.</ref> ([[Robert Jungk]])
 
==Note==