Andrea Riccardi: differenze tra le versioni

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*La nostra società è cresciuta, dopo la seconda guerra mondiale, guardando anche verso Est: c'erano l'Unione Sovietica, il comunismo, l'Europa orientale, la guerra fredda, la minaccia atomica... Si guardava verso Est con un misto di attrazione e paura. Quella Russia che ci appare oggi complessa, contraddittoria, indecifrabile sembrava allora invece riassumibile in poche categorie. Quel tempo oggi è remoto, malgrado siano passati pochi anni. Sia la paura sia l'attrazione sono scomparse. La Russia non è patria di utopie socialiste o minaccia per il nostro Occidente. Rimane però un problema di fondo: la difficoltà di comprendere la Russia e di seguirne le vicende.<ref>Da ''Il destino di un ex impero. Perché la Russia è anche cosa nostra'', ''Il Messaggero di Sant'Antonio'', giugno 2000; riportato in ''[http://www.santegidio.org/news/rassegna/00001/20000626_mess-santonio_IT.htm Santegidio.org]''.</ref>
*Certamente noi guardiamo con preoccupazione ad un Nord che si dimentica del Sud: come cristiano e come uomo della contemporaneità non posso accettare che si lasci andare alla deriva l'Africa, cui ci unisce una stessa civiltà. Non possiamo vivere bene quando brucia la casa del nostro vicino: è immorale e inoltre il fuoco è contagioso».<ref>Dall'intervista ''Riccardi: Genova, città aperta'', ''Il Secolo XIX'', 28 gennaio 2001; riportata in ''[http://www.santegidio.org/news/rassegna/2001/0129_secoloXIX_IT.htm Santegidio.org]''.</ref>
*Religione a Roma non vuol dire divisione com'éè a Gerusalemme, non vuol dire esclusione degli altri com'è a La Mecca. Questa è una realtà non solo di pluralismo religioso (destinato ad accentuarsi con le comunità immigrate), ma di confronto tra religione e laicità o pensiero laico e democrazia.<ref>Da ( da L'Unità 20 gennaio 2005) [L'Unità erca[cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/150000/145520.xml?key=Andrea+Riccardi%2A&first=1&orderby=1&f=fir Un futuro da capitale]'', ''l'Unità'', 20 gennaio 2005, p. 3.</ref>
*No, il cammino insieme tra credenti di diverse religioni è tutt'altro che inattuale. Anzi oggi è più necessario che ieri: è vitale quando si addensano le nubi delle incomprensioni, quando si respira un diffuso pessimismo.<ref>Dalla Preghiera per la pace, Palermo, ''Religioni e culture tra conflitto e dialogo'', 1° settembre 2002; riportato in ''[http://www.santegidio.org/uer/2002/int_177_IT.htm Santegidio.org]''.</ref>
*Un cammino religioso non si giudica dalle novità, quanto dalla fedeltà.<ref>Da ''Avvenire'', 20 agosto 2005.</ref>
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*La divisione dell'Europa, come in altre stagioni, può far correre rischi gravi: quella tra un'Europa ricca e un'Europa in difficoltà. Ma ormai esistono connessioni così profonde tra i nostri mondi nazionali che tale divisione mette tutti in crisi. È su questa connessione, che abbiamo investito, credendo che alimentare le relazioni, le amicizie, le sinergie, le imprese comuni, valga di più che una dichiarazione.<ref>Dal discorso alla consegna dell'onoreficenza di Commandeur de la Légion d'Honneur, 11 luglio 2012; in ''[http://www.santegidio.org/pageID/1165/langID/it/itemID/75/Il_discorso_di_Andrea_Riccardi.html Santegidio.org]''.</ref>
*Attorno al fenomeno migratorio si sono appuntate tante angosce e paure che crescono in un periodo di recessione in realtà si tratta di una grande questione nazionale e simbolica, ma anche di un grande fantasma. In un periodo di crisi in cui sono assenti i significati, gli "incendi" nascono dalle parole, non è secondario il modo in cui lanciamo i messaggi.<ref>Citato in ''[http://www.cartadiroma.org/news/il-ministro-andrea-riccardi-alla-presentazione-del-rapporto-dellistat-i-migranti-visti-dai-cittadini-cita-carta-di-roma/ Il Ministro Andrea Riccardi alla presentazione del rapporto dell'Istat "I migranti visti dai cittadini", cita Carta di Roma]'', ''Cartadiroma.org'', 12 luglio 2012.</ref>
*[...] l'Italia deve superare la sua ritrosia: di fronte alle sfide della globalizzazione e di quello che avviene al di là dei nostri confini ci tiriamo indietro troppo spesso. Cooperazione è aiutare, fare solidarietà, ma anche far entrare in contatto il sistema Paese con altri sistemi, i sistemi del mondo.<ref>Da ( da L'Unità 19 giugno 2012) [L'Unità [http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2435000/2430206.xml?key=Andrea+Riccardi%2A&first=1&orderby=1&f=fir Bentornata: l'Italia e il mondo hanno ancora bisogno di te]'', ''l'Unità'', 19 luglio 2012, p. 6.</ref>
*Gli italiani hanno sentito Rossella [Urru] come l'espressione di una parte coraggiosa e generosa del Paese, che guarda oltre le frontiere. Per me, queste persone indicano la via del futuro all'Italia: aprirsi a un mondo più vasto. È la via della solidarietà, ma anche dell'"estroversione" del sistema-ltalia, che riguarda il lavoro e l'impresa, anzi l'intera società.<ref>Da ''[http://www.santegidio.org/pageID/64/langID/ro/itemID/9701/Rossella_il_volto_dell_Italia_migliore.html Rossella, il volto dell'Italia migliore]'', ''Famiglia Cristiana'', 26 luglio 2012.</ref>
*Ci sono sicuramente molti immigrati che, di fronte alla crisi, sono tornati nei paesi d'origine. Altri invece sono andati in altri Stati europei dove è più facile trovare lavoro e integrarsi. Si tratta in generale di manodopera specializzata molto richiesta dagli imprenditori e di persone che si sono ben integrate: è un fenomeno che rischia di tradursi in una perdita per noi.<ref>Citato in Bice Benvenuti, ''[http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/stranieri-per-la-crisi-se-ne-va.aspx Stranieri, per la crisi un milione se ne va]'', ''Avvenire.it'', 28 agosto 2012.</ref>
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*L'accordo sul nucleare non significa un capovolgimento dei rapporti tra Usa e Iran. Ma è un disgelo. Permetterà una nuova politica nella regione. Non si può più accettare che la Siria vada in pezzi e che metà della popolazione abbandoni le sue case. Questa guerra avrà conseguenze enormi su tutto il Medio Oriente. Lo si vede già in Libano. C'è l'enorme problema delle minoranze cristiane in fuga. Un clima di maggiore fiducia può portare a una collaborazione per pacificare Siria e Iraq. Nessuno si nasconde che Turchia, Arabia Saudita e Iran abbiano mire egemoniche. Va garantita la sicurezza d'Israele. Ma, insieme, vanno pure domate le fiamme che bruciano tanta parte del Medio Oriente.<ref>Da ''Iran più vicino, meno tensioni per tutti'', ''Famiglia Cristiana'', 23 luglio 2015; riporato su ''[http://www.santegidio.org/pageID/64/langID/it/itemID/18424/Iran-pi-vicino-meno-tensioni-per-tutti.html Santegidio.org]''.</ref>
*Giovanni Paolo II è uno dei grandi del '900. La storia di questo secolo non si può scrivere senza di lui. È sempre stato "piantato" in mezzo agli avvenimenti. E questo non lo può cancellare nessuno, credente o non. Quell'uomo "venuto da lontano" è stato un vento di speranza per tutti, per il mondo, per la Chiesa.<ref>Citato in ''[http://www.spoletonorcia.it/parrocchie-e-orari-messe/33-home-page/444-il-prof-andrea-riccardi-spoleto-ha-parlato-di-giovanni-paolo-ii-vento-di-speranza-per-il-mondo-grande-lettore-della-storia-alla-luce-della-fede-uomo-di-preghiera-prete-fino-al-midollo-uomo-mai-dominato-dal-pessimismo-uomo-dellessenzialita-foto.html Il Prof. Andrea Riccardi a Spoleto ha parlato di Giovanni Paolo II]'', ''Spoletonorcia.it'', 25 luglio 2015.</ref>
 
 
*l'Italia deve superare la sua ritrosia: di fronte alle sfide della globalizzazione e di quello che avviene al di là dei nostri confini ci tiriamo indietro troppo spesso. Cooperazione è aiutare, fare solidarietà, ma anche far entrare in contatto il sistema Paese con altri sistemi, i sistemi del mondo. ( da L'Unità 19 giugno 2012) [L'Unità http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2435000/2430206.xml?key=Andrea+Riccardi%2A&first=1&orderby=1&f=fir]
*Religione a Roma non vuol dire divisione com'é a Gerusalemme, non vuol dire esclusione degli altri com'è a La Mecca. Questa è una realtà non solo di pluralismo religioso (destinato ad accentuarsi con le comunità immigrate), ma di confronto tra religione e laicità o pensiero laico e democrazia. ( da L'Unità 20 gennaio 2005) [L'Unità erca.unita.it/ARCHIVE/xml/150000/145520.xml?key=Andrea+Riccardi%2A&first=1&orderby=1&f=fir]
 
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