Jorge Valdano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+6
Riga 13:
*Il calcio brasiliano, sempre bello e spumeggiante, è riuscito con [[Pelé]] a far diventare vincenti tutte queste proprietà visive. Se dovessi scegliere una sua qualità, non saprei quale indicare; se dovessi trovargli un difetto, non potrei. Talento, più tecnica, più coraggio, più espressività fisica di un corpo dai movimenti allegri, più la passione per il gioco, eredità culturale di un paese che ama il calcio come il Brasile. (p. 19)
*La prima volta che vidi giocare [[Ronaldo]], passai tutta la partita a criticarlo invano. Si stringeva nelle spalle per decollare e si lanciava nell'avventura solitaria di fronteggiare i difensori. Ogni volta che toccava il pallone lo allontanava parecchio, troppo, dai suoi piedi, e io, che come ogni spettatore giocavo la mia partita per interposta persona, puntualmente mi lamentavo: «Porca miseria, se l'è allungata troppo». Sembrava che finisse fuori, e invece la raggiungeva; sembrava che fosse in vantaggio il difensore, invece arrivava prima lui; sembrava che fosse del portiere, invece era gol. Il problema è che io misuravo la sua velocità in termini umani e Ronaldo è un portento fisico che fa saltare tutte le previsioni di tempo e distanza. (p. 23)
*Se lo definisco l'"uomo proiettile", o la "formica atomica", è perché il gioco di [[Roberto Carlos da Silva|Roberto Carlos]] mi suggerisce solo paragoni esplosivi. Terzino da un estremo all'altro del campo; vicino a una bandierina del corner toglie il pallone all'avversario e vicino all'altra bandierina crossa, tira, o le due cose insieme. La virtù di cui vive, che lo rende unico e della quale a volte abusa, è la potenza. (p. 25)
*Tutto, in lui, è visione di gioco, tecnica, intelligenza. Sarà per questo che nessuno arriva a innamorarsi di [[Rivaldo]]? Perché prescinde dall'aggressività, dalla velocità fisica, dalla potenza e da tutti i moderni derivati? Lui si limita a fintare, arrestarsi e ripartire con la pigrizia di un diesel, mentre i motori a benzina sfrecciano rapidamente, perfino con entusiasmo. (p. 26)
*[[Romário|Romario]] è il calcio, perché il calcio è soprattutto inganno e nessuno inganna meglio di Romario. L'estetica della pigrizia, caratteristica inconfondibile del suo creativo padrone, non è altro che una maschera, perché durante il gioco, lui è menzogna che cammina. I movimenti lenti sono la corda di un arco che si tende per scoccare una freccia inattesa, improvvisa e letale. Freccia precisa per ogni bersaglio. (p. 26)
*La natura aveva premiato [[Zico]] col talento, ma in un periodo nel quale il mondo del calcio cominciava a parlare di un calcio fatto di forza, quel fisico non entusiasmava nessuno. Essendo magro, non alto, con le gambe storte e una spalla più bassa dell'altra, il suo talento aveva poche possibilità di sopravvivere, ma quel fuoriclasse aveva ancora più di un asso nella manica: la passione, la volontà, l'abnegazione... (p. 28)
*Tifosi di tutti i quartieri tradivano le loro squadre del cuore per vedere quel genio {{NDR|[[Diego Armando Maradona]]}} per il quale un fazzoletto di terreno era più di un latifondo. Alcuni lo confusero con Dio, e quando sei poco più che un bambino non hai motivo di mettere in dubbio l'opinione dei grandi. (p. 30)
*Non c'è da preoccuparsi. Il talento calcistico più grande del mondo è custodito in un luogo perfetto: il corpo di [[Diego Armando Maradona]]. Il deposito del tesoro – quel cofanetto di ossa, muscoli e tendini che racchiude innumerevoli malizie calcistiche – è in se stesso una meraviglia. (p. 34)
*Credevo che [[Diego Armando Maradona|Diego]] ripulisse il calcio da ogni male e lo abbellisse con ogni bene, perché in lui coincidevano il genio e la tecnica. Non mi ero soffermato sul corpo. Da allora, Maradona è stato grasso e magro, lento e rapido, sano e infortunato. In varie occasioni, frettolosi specialisti arrivarono a stendere per lui un anno di morte calcistica, probabilmente dimenticando che i gatti, oltre a godere del privilegio di non allenarsi, hanno sette vite. A Maradona ne restavano ancora diverse. (p. 35)
*Di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] basta dire che tutto quel che faceva su un campo di calcio era perfettamente irragionevole. (p. 39)
*Ogni volta che respiro l'odore dell'[[erba]] mi ritorna addosso l'infanzia. (p. 41)
*[[Zinédine Zidane|Zinedine Zidane]] è un elefante (supera gli ottanta chili) col cervello di una ballerina. Il suo incedere è lento, ma le sue decisioni sono agili. (p. 67)