Regista: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
+1
Riga 4:
*Ho qualche teoria radicale sulla differenza tra recitare sul palcoscenico e recitare davanti alla macchina da presa. [...] In uno [[spettacolo teatrale]] il punto focale – e l'obiettivo in ogni momento – consiste nel privare l'[[attore]] della dipendenza dal suo regista, perché il regista è inutile una volta alzato il sipario. Al cinema è il contrario. Nel momento veramente importante, è il regista che si ritrova solo, con le sue bobine, al momento del montaggio finale. [...] Non penso che si possa parlare di una vera e propria performance di attori durante le riprese cinematografiche. Ci sono solo delle ripetizioni, è meccanico, frammentario, perché si può sempre rifare e rifare ancora. ([[Sydney Pollack]])
*Il [[cinema]] deve usare necessariamente linguaggi diversi da quelli letterari. Il regista deve dare la sua lettura interpretativa. ([[Luigi Comencini]])
*Il [[cinema]] mi ha reso uno specialista del nulla. È l'onniscienza del regista: la specializzazione in nulla. ([[Emir Kusturica]])
*Il [[Libro dei Proverbi]] ci dice che la pietra scartata dai costruttori è diventata testata d'angolo. Così è anche per chi lavora nel mondo dello spettacolo, e per il regista in particolare. Come potrebbe infatti una simile occupazione, che richiede un generalista incallito, attrarre qualcuno che sia riuscito o abbia i numeri per riuscire in un campo specifico? Proprio come il generale Grant fallì in tutto, tranne che nel preservare l'Unione, il regista è probabilmente qualcuno che per nascita, formazione o predisposizione è dotato e/o spinto a fare ordine nel caos e viceversa. ([[David Mamet]])
*Il mestiere del regista è un mestiere, fra tutti, estremamente difficile, perché richiede la contemporanea presenza di due sentimenti opposti dell'uomo: l'ambizione (chiamiamola anche presunzione) e l'umiltà. [...] All'ambizione che nasce dall'essere il responsabile unico dell'impresa occorre accoppiare l'umiltà. Il regista deve sempre poter essere in grado di pensare che se un film fallisce tutte le colpe sono sue, e se un film riesce non tutti i meriti, e i pregi dell'opera, sono suoi. Inoltre, il regista dev'essere un comandante, deve possedere le qualità umane e morali per poter dirigere un gruppo eterogeneo di persone. Deve capire e rispettare i suoi collaboratori, intenderne il lavoro (e lo stile e la portata morale del lavoro), a cominciare dagli scrittori. Deve essere un attore, saper scegliere gli attori, vederli in rapporto ai personaggi e farli recitare. Deve essere un pittore, perché è lui, e solo lui, che sceglie le immagini del suo film. Deve essere uno scenografo e soprattutto deve essere un musicista, dominatore della musicalità e del ritmo delle immagini. ([[Alessandro Blasetti]])
*Il regista è indubbiamente un artista solitario, talvolta un genio melanconico e incompreso, ma è in primo luogo un caposquadra. È giudicato soprattutto per la sua capacità di motivare la troupe. Il suo partner principale è il direttore della fotografia, perché da lui dipendono non solo la qualità dell'immagine, l'atmosfera del film e il ritmo delle riprese, ma anche il vostro rapporto con gli attori che sentono immediatamente se la vostra intesa funziona o no. ([[Volker Schlöndorff]])