Bruce Lee - La leggenda: differenze tra le versioni

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*Due avversari che combattono sono solo due persone consapevoli che osservano le mosse dell'altro e che sono in grado di adeguarvisi, non esiste nessuno schema codificato, non si può dire ''...e quando lui fa cosi allora io faccio così...'', c'è la massima libertà nel reagire alle mosse dell'avversario, Bruce descrisse benissimo questo principio con una frase che fece incidere nel retro di questo medaglione, la frase divenne poi il suo motto, e dice: ''usa il non metodo come metodo, avendo l'assenza di limiti come limite'', nel corso degli anni questa frase è stata anche male interpretata, molti hanno pensato che usare un non metodo come metodo volesse dire che qualunque cosa uno faccia va bene e lo stile con cui lo si fa sia il proprio stile, io non credo che Bruce la intendesse così, voleva dire che è sbagliato rinchiudersi in uno schema che prevede un solo modo per reagire ad una data situazione, lui pensava che fosse necessario adattarsi a ogni situazione in modo diverso e credo che ci sia riuscito perfettamente. ('''Linda Lee Cadwell''')
*Lee mette in pratica le sue idee nel film ''[[L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente]]'' del quale è anche regista, nello scontro cruciale del film affronta il suo ex allievo [[Chuck Norris]] in uno scena ambientata a Roma nel Colosseo, usando la tecnica classica del kung fu il personaggio di Lee sta perdendo la sfida fino a quando inizia a mettere in pratica il Jeet Kune Do. ('''Narratore''')
*{{NDR|Riprendendo il film incompiuto ''[[The Game of Death]]''}} [...] è stato questo il grande messaggio di Bruce: lo stile del non stile [...]. ('''Linda Lee Cadwell''')
*Non sapremo mai come sarebbe stato il film se Bruce Lee fosse vissuto ma sappiamo con certezza qual'era la sua idea nel periodo in cui ne stava girando le scene finali. Stando al suo soggetto di dodici pagine vi interpreta un campione di arti marziali ritiratosi imbattuto di nome Hai Tien che viene avvicinato da alcuni membri della malavita coreana affinché partecipi a un'incursione in una pagoda a cinque piani che contiene al piano più alto un tesoro di inestimabile valore, quando rifiuta di partecipare sua sorella e suo fratello minore vengono rapiti costringendolo a partecipare al colpo. Durante una riunione Hai Tien viene presentato agli altri membri della banda, tutti grandi esperti di arti marziali. Il boss mostra loro un filmino del tempio, spiega che in quel villaggio le armi sono bandite e che a guardia della pagoda ci sono dei mercenari esperti di arti marziali, uno per ogni piano, l'obbiettivo dei malviventi è quello di riuscire ad arrivare al piano più alto e prendersi il tesoro. Lee decise di ambientare la sequenza nel tempio buddista di bopjousu. La caratteristica più spettacolare del tempio è una statua di Budda alta 33 m è chiaramente indicata nei disegni di Lee sul copione, fusa in un unica colata in bronzo di 150 tonnellate si dice che sia la statua di Budda in piedi più grande di tutta l'Asia. Di fronte al Budda si trova la pagoda di legno a cinque piani che Lee ha scelto come ambientazione per la scena clou del suo film. Lee e i membri della banda dovranno combattere per superare i vari livelli ognuno dei quali è custodito da un esperto in uno stile specifico. Il primo livello sarà sorvegliato da Wong Ing Sik che viene proposto come un maestro nei calci [...]. ('''Narratore''')
*Lee sceglie Taky Kimura, uno dei suoi allievi più esperti, per il ruolo del guardiano del secondo livello. A Kimura Lee chiede di utilizzare il kung fu negli stili della mantide religiosa e del Wing Chun più idonei per il corpo a corpo e che prevedono quasi esclusivamente l'uso delle mani e dei calci sotto la cintura [...]. {{NDR|ma non arrivò a girare alcuna scena}} ('''Narratore''')