Giovanni Papini: differenze tra le versioni

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*[[Aforisma]]: una verità detta in poche parole – epperò detta in modo da stupire più di una menzogna. (da ''Dizionario dell'Omo Selvatico'')
*Ci son di quelli che non dicon nulla ma lo dicono bene – ce n'è altri che dicono molto ma lo dicon male. I peggio son quelli che non dicono nulla e lo dicon male. (da ''Schegge'')
*Dicevo che [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]] è grande e che il divertimento c'è per tutte le borse e per tutti i cervelli. (da ''Tutte le opere: Prose morali'', A. Mondadori, Milano, 1959, p. 145)
*Finalmente è arrivato il giorno dell'ira dopo i lunghi crepuscoli della paura. Finalmente stanno pagando la decima dell'anime per la ripulitura della terra. Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidume di latte materno e lacrime fraterne. Ci voleva una bella annaffiatura di sangue per l'arsura dell'agosto; e una rossa svinatura per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per i freschi di settembre. (da ''Amiamo la [[guerra]]!'', ''Lacerba'', II, 20, 1° ottobre 1914)
*Io ho creduto alla guerra nel 14 e nel 15 - ma dal 16 a ora la mia repugnanza e la mia disillusione son andate crescendo gigantescamente. E oggi, come te, maledico e condanno ciò che esaltai. [...] L'orrore ci ha insegnato quel che veramente siamo. (dalla lettera ad [[Aldo Palazzeschi]], 9 luglio 1920<ref>Citato in Franco Contorbia, ''Su Palazzeschi "politico"''; in ''L'opera di Aldo Palazzeschi, Atti del convegno internazionale'', a cura di Gino Tellini, Olschki, Firenze, 22-24 febbraio 2001, p. 178</ref>)