John Stuart Mill: differenze tra le versioni

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*Il dispotismo è una forma legittima di governo quando si ha a che fare con barbari, purché il fine sia il loro progresso e i mezzi vengano giustificati dal suo reale conseguimento. La libertà, come principio, non è applicabile in alcuna situazione precedente il momento in cui gli uomini sono diventati capaci di migliorare attraverso la discussione libera e tra eguali. (1981, p. 33)
*Ciascuno è l'unico autentico guardiano della propria salute sia fisica sia mentale e spirituale. (1981, p. 36)
*L'inclinazione degli uomini, siano essi governanti o semplici cittadini, a imporre agli altri, come norme di condotta, le proprie opinioni e tendenze è così energicamente appoggiata da alcuni dei migliori e dei peggiori sentimenti inerenti all'umana natura, che quasi sempre è frenata soltanto dalla mancanza di poerepotere; e poiché quest'ultimo non è in diminuzione ma in aumento, dobbiamo attenderci che, se non si riesce a erigere una solida barriera di convinzioni morali contro di esso, nella situazione attuale del mondo il male si estenda. (1981, p. 37-8)
*Mentre ciascuno sa benissimo di essere fallibile, pochi ritengono necessario cautelarsi dalla propria fallibilità, o ammettere la supposizione che una qualsiasi opinione di cui si sentano del tutto certi possa essere un esempio di quell'errore di cui si riconoscono soggetti. (1981, p. 41)
*La costante abitudine a correggere e completare la propria [[opinione]] confrontandola con le altrui non solo non causa dubbi ed esitazioni nel tradurla in pratica, ma anzi è l'unico fondamento stabile di una corretta fiducia in essa [...]. (1981, p. 44)
*Se si vietasse di dubitare della filosofia di [[Isaac Newton|Newton]], gli uomini non potrebbero sentirsi cosí certi della sua verità come lo sono. Le nostre [[convinzione|convinzioni]] piú giustificate non riposano su altra salvaguardia che un invito permanente a tutto il mondo a dimostrarle infondate. (1981, p. 45)