Pif: differenze tra le versioni

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*Come indole non farei niente di quello che faccio in tv. È la [[telecamera]] che legittima tutto. E quando si spegne spesso cala un certo imbarazzo. Ricordo un servizio, a una sfilata: mi proponevo come modello e mi mettevo in mutande. Quando la telecamera si è spenta Laura Biagiotti mi guardava quasi impaurita. Non sono egocentrico: sono finito a fare il cretino davanti alla macchina da presa solo perché prima lo facevo dietro.<ref name=chiara>Citato in Chiara Maffioletti, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/07/Torna_Pif_incursore_delle_interviste_co_9_100207124.shtml Torna Pif, l'incursore delle interviste fatte a bruciapelo]'', ''Corriere della Sera'', 7 febbraio 2010, p. 41.</ref>
*{{NDR|«Come vengono scelti gli argomenti dei reportage di "[[Il testimone]]"?»}} Dalla mia curiosità. Il sogno è che dopo il documentario la gente si confronti su temi che magari prima non conosceva. È quello che capita a me: io non sapevo che in Italia esistessero 220 famiglie arcobaleno, in cui i genitori sono o due mamme o due papà. Scoprendo certe realtà cadono tanti tabù.<ref name=chiara/>
*I giovani siciliani si vergognano di essere accostati a Totò Riina o a Bernardo Provenzano, ma nella nostra terra sono nati anche Giovanni Falcone, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Calogero Zucchetto, Ninni Cassarà, Rosario Livatino, il giudice ucciso a 38 anni: eroi veri e siciliani anche loro. Esiste la possibilità di scegliere ed è giusto che i giovani abbiano l’opportunità di conoscere questi grandi uomini, per avere un esempio in cui credere, continuarne la missione e creare un futuro diverso.<ref>Citato in Alberto Tufano ''[http://quattronet2.it/2014/06/pif-la-sicilia-e-impastato-falcone-borsellino-non-solo-i-mafiosi/ La Sicilia è Impastato, Falcone, Borsellino, non solo i mafiosi]'', ''Quattronet2.it'', maggio 2014.</ref>
*I non siciliani faticano a capire cosa vuol dire crescere a contatto con la [[mafia]]. La gente ha l'idea del mafioso tipo [[Totò Riina]]. Invece i mafiosi erano anche [[Stefano Bontate]]: parlava francese, inglese e se l'avessimo incontrato sarebbe stato gentilissimo, un signore. Negli anni 70, a Palermo sugli omicidi di mafia si diceva: finché si scannano tra loro, non ci interessa. Se invece toccava a uno che in apparenza non c'entrava niente, la scusa era: l'hanno ammazzato per questioni di donne. Era un modo per campare, per non prendere coscienza.<ref name=mafia>Citato in Chiara Maffioletti, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2012/giugno/02/Pif_dalle_Iene_cinema_mafia_co_9_120602043.shtml Pif, dalle «Iene» al cinema «La mafia vista da un bimbo»]'', ''Corriere della Sera'', 2 giugno 2012, p. 63.</ref>
*Il mio lavoro è un po' particolare, più m'insultano, meglio è.<ref name=rep>Citato in Giuseppe Videtti, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/06/01/pif-una-vita-da-iena-faccio-interviste.html Pif, una vita da Iena. Faccio interviste ma ho bisogno d'insulti]'', ''la Repubblica'', 1 giugno 2011, p. 63.</ref>